- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Nei giorni scorsi il Garante campano Samuele Ciambriello, quello napoletano Pietro Ioia e quello della provincia di Caserta Emanuela Belcuore hanno fatto richiesta di un incontro al Provveditore reggente Carmelo Cantone.

In data odierna il Provveditore Campano dell’amministrazione penitenziaria ha accolto i garanti che hanno posto a lui diverse questioni prioritarie: l’indignazione e la preoccupazione per lo spostamento di detenuti ristretti a Santa Maria Capua Vetere denuncianti i fatti noti del 6 aprile 2020 che dalle carceri campane, soprattutto da Santa Maria Capua Vetere, sono stati trasferiti in altre regioni. Sul punto il provveditore ha comunicato che i detenuti trasferiti sono 42 e che tale disposizione è arrivata su segnalazione della Procura.

Ciambriello ha così commentato “Se la Procura ha segnalato tali trasferimenti, non ha specificato che i detenuti dovessero essere tradotti così distanti, fuori regione, anzi lo ha fatto per tutelarli”. In questo senso, sollecitato dai Garanti il Provveditore Cantone, ha rassicurato loro che si impegnerà a verificare le condizioni di autotutela possibili che consentano il rientro degli stessi in regione Campania.

L’altro punto centrale oggetto di discussione è stato uniformare nella normalità dei colloqui, delle attività in tutte le carceri della Campania, per numero di colloqui, per la possibilità di svolgerli su skype. Su questo secondo punto Ciambriello ha ricordato il provvedimento che il Direttore generale Gianfranco de Gesu ha inviato a tutti gli Istituti penitenziari nei quali, oltre al numero delle persone, le modalità, l’eventualità di farlo senza l’utilizzo di dispositivi in pexiglass, di svolgerli nelle aree verdi, se i detenuti e gli stessi familiari e i figli sono stati vaccinati, si specifica che bisogna “mantenere i rapporti con la famiglia attraverso la modalità del video colloquio e l’aumento del numero delle telefonate oltre i limiti previsti dal regolamento”.

Si è anche discusso del fatto che vi sono diverse problematiche relative a detenuti ammalati, allorquando i direttori sanitari prenotano visite specialistiche ma in quel giorno il nucleo di traduzione non è disponibile.

I 3 garanti hanno ricordato al provveditore che sia a Santa Maria Capua Vetere, Poggioreale che in altre carceri mancano educatori, fondamentali al percorso rieducativo di ogni detenuto.