- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Tre agenti della polizia penitenziaria sono stati aggrediti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere da un detenuto italiano di 30 anni durante un’ordinaria operazione di perquisizioni della cella. Lo denuncia il sindacato Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) in una nota a firma del segretario generale Leo Beneduci. Il recluso ha aggredito con pugni e testate, senza un apparente motivo, i tre poliziotti, che  hanno riportato varie lesioni alle braccia e al volto. “Presso il padiglione Nilo del carcere di Santa Maria Capua Vebtere – spiega il sindacalista – sono allocati circa 300 detenuti  ed è presente una sezione psichiatrica e un settore  con  detenuti  ex  tossicodipendenti.  Nel  reparto – prosegue Beneduci – è  attuata  la cosiddetta  ‘vigilanza  dinamica’  con i reclusi lasciati liberi di circolare senza controllo all’interno dei  corridoi, per cui è probabile  che, a fronte  di ‘ cotanta  libertà, la  perquisizione della  cella, peraltro ordinaria e prevista dal  regolamento, sia stata  intesa dal detenuto quale vero e proprio abuso”. “Peraltro – aggiunge Beneduci – quella di Santa Maria Capua Vetere è una delle realtà detentive  maggiormente  a  rischio  sul  territorio  nazionale, tenuto  conto  che  il  carcere si trova nell’area geografica a maggior incidenza camorristica e vi sono allocati in numero elevato esponenti di spicco dei Casalesi”. Il carcere è sovraffollato, con 1050 detenuti per una capienza regolamentare di 700 posti, mentre è del 25% circa la carenza di personale della Polizia Penitenziaria, con 437 agenti presenti su 540 previsti in pianta organica. “Una vigilanza dinamica che non comporta benefici ma solo rischi per il personale e per la collettività – conclude  Beneduci  – unitamente al crescente sovraffollamento  e  a  carichi di lavoro  sempre  più  gravosi, sono il risultato delle pessime scelte di gestione del sistema penitenziario italiano effettuate dall’attuale Ministro  della  Giustizia  Orlando e  dai  vertici  dell’Amministrazione Penitenziaria”. Negli ultimi giorni sono state numerose le aggressioni di agenti della Penitenziaria da parte di detenuti presso tutte le carceri campane.