- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Dopo decenni di disastri ambientali e incendi che anche la scorsa estate hanno dilaniato intere aree boschive casertane, oggi la giunta comunale ha approvato la delibera che istituisce il Catasto delle aree percorse dal fuoco, strumento fondamentale per censire i terreni interessati dai roghi negli ultimi cinque anni.

Una risposta concreta che arriva con 17 anni di ritardo e un patrimonio boschivo andato in fumo.

Perché di fatto il Catasto recepisce una legge dello Stato datata 2000, la numero353 per l’esattezza, che prevede una serie di condizioni estremamente restrittive per il riutilizzo e la trasformazione dei suoli che hanno subito incendi.

Ad esempio, è previsto che i boschi e i pascoli percorsi dal fuoco non possano avere una destinazione diversa da quella preesistente all’incendio per almeno quindici anni.

E sempre su questi suoli è vietata per dieci anni la realizzazione di edifici, strutture e infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili ed attività produttive, tranne che per quelle realizzazioni che abbiano ottenuto autorizzazioni o concessioni già prima degli incendi, e ovviamente sulla base degli strumenti urbanistici vigenti all’epoca del rilascio.

Per cinque anni, poi, sempre sui terreni interessati da roghi, sono vietate le attività di rimboschimento e di ingegneria ambientale sostenute con risorse finanziarie pubbliche, e vietate anche attività di caccia e pascolo per 10 anni.

Queste le misure da adottare dopo che gli incendi si sono verificati, ma cosa si sta facendo per evitare che gli incendi si verifichino?

 “In realtà – spiega il sindaco Carlo Marino –  il Catasto incendi ha una funzione importantissima anche sotto il profilo della deterrenza, scoraggiando pesantemente quei delinquenti che ogni anno appiccano i fuochi nella speranza di riutilizzare a fini speculativi i suoli. Mettendo dei vincoli così forti rendiamo vano ogni tentativo operato da chi offende la nostra terra, deturpandone l’ambiente e la vegetazione. Da oggi la città di Caserta è dotata di uno strumento di fondamentale importanza, che ci aiuta concretamente ad affrontare l’annoso problema dei roghi dolosi”.

“È un passo decisivo – ha aggiunto l’assessore alla Programmazione e alla Pianificazione Urbanistica, Stefania Caiazzo – per uno sviluppo armonico del territorio e per la sua tutela. Il Catasto incendi, infatti, è perfettamente in linea con gli altri strumenti di programmazione e di pianificazione sui quali l’Amministrazione sta già lavorando, a partire dal Piano Urbanistico Comunale (PUC) e dal Parco Urbano Intercomunale dei Monti Tifatini. Abbiamo a disposizione uno strumento formidabile per il contrasto alle illegalità e agli scempi ambientali, ma che risulterà di estrema utilità anche nella definizione delle strategie di sviluppo urbanistico della città di Caserta”.