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Caserta – Tre persone sono finite in carcere, altre sei ai domiciliari, nell’ambito di un’indagine della Procura della Repubblica di Napoli che ha smantellato un’organizzazione criminale ritenuta responsabile di numerosi frodi fiscali ai danni dell’erario.

Un’organizzazione formata da imprenditori e commercialisti in cui era inserito stabilmente anche un ex appartenente alla Guardia di Finanza in congedo dal 2018, il 58enne Luigi Cestrone, arrestato proprio dalle Fiamme Gialle; Cestrone è finito in carcere su ordine del Gip del tribunale di Napoli con il commercialista Carlo Sales (65 anni) e il ragioniere fiscalista 49enne Antonio Corace.

I domiciliari sono stati invece disposti per gli altri commercialisti indagati Danilo Sales (33 anni), figlio di Carlo, Marco Ziccardi (54 anni), Fabian Alejandro Rascio (51 anni), e per gli imprenditori Salvatore Moria (62 anni), Giuseppe Dello Iacono (75 anni) e Raffaele Perrino (57 anni).

L’indagine, che ha portato al sequestro anche di beni e somme riconducibili agli indagati per 20 milioni di euro, corrispondenti al valore della presunta evasione, è stata realizzata dalla Guardia di Finanza (Nucleo di polizia economico-finanziaria di Caserta) e dal personale dell’Agenzia delle Dogane di Napoli, ed è scaturita da una verifica sul pagamento dell’Iva nei confronti di una società operante nel commercio di prodotti elettronici.

Questi accertamenti hanno fatto emergere un sistema di frode al Fisco che si basava sull’emissione e l’annotazione di fatture per operazioni inesistenti, nonché sull’utilizzo dello schema tipico delle “frodi carosello”, ovvero, lo sfruttamento del sistema del reverse charge mediante l’utilizzo delle società fittizie (le cosiddette cartiere), interposte all’interno di un’operazione commerciale; società esistenti solo sulla carta, che non hanno struttura organizzativa né produttiva, il cui unico fine è far sorgere un diritto (in realtà inesistente) a detrarre l’Iva sugli acquisti e far ricadere, invece, l’onere tributario su sé stesse, che ovviamente non versano nulla all’erario.

Gli accertamenti hanno portato alla luce anche il ricorso ad indebite compensazioni di imposta attraverso l’utilizzo di crediti in realtà inesistenti. Importante il ruolo di Cestrone, che faceva da “consulente” alle aziende affinchè evadessero il Fisco, e le informava su eventuali e controlli e attività riservate delle Fiamme Gialle.