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Caserta – Una bambina che aspettava solo di essere accolta. Un quarantenne single pronto a prenderla con sé. La storia di un’adozione che ha commosso l’Italia intera, raccontata insieme a un altro padre che fatica a comprenderne le ragioni. Una riflessione dolce e incandescente sulla paternità.

Libro – Alba ha la sindrome di Down e appena nata è stata lasciata in ospedale. Trenta famiglie l’hanno rifiutata prima che il tribunale decidesse di affidarla a Luca Trapanese. Gay, cattolico praticante, impegnato nel sociale: con lui è stato inaugurato il registro degli affidi previsti dalla legge per i single. Ma Luca non è spaventato. Di battaglie ne ha combattute tante, conosce il dolore e ha imparato a trasformarlo, abbattendo muri e costruendo spazi di solidarietà. Il suo non è un gesto caritatevole: vuole semplicemente una famiglia. E per difenderla consegna la sua storia a un altro padre, che ha la sua età e il suo stesso nome, ma non potrebbe essere piú diverso. Luca Mercadante è ateo e favorevole all’interruzione di gravidanza. Ed è convinto che la paternità passi per il sangue prima che per l’accudimento. Cosa resta del padre quando è privato anche di qualcuno che possa raccogliere la sua eredità intellettuale? Dal racconto della vicenda di Alba, tra difficoltà pratiche, momenti di sconforto e molta gioia, affiorano inattese le ragioni di una scelta importante e fortissima. «Qualche minuto prima che il sole sorga, Luca prende Alba e la porta alla finestra per farle vedere l’inizio della vita. Spalanca le persiane, l’aria nuova ripulisce la stanza dalle paure della notte. Il primo raggio di luce si arrampica sulla vetta della montagna e a Luca viene in mente la storia di un gigante scalatore che vuole arrivare al cielo. Pensa che dovrebbe scriverla per raccontarla al suo nuovo amore; per il momento si accontenta di bisbigliarle una canzone all’orecchio mentre la culla».

Cose d’Interni, è uno spazio di progettazione d’interni e vendita di pezzi di design. Da giugno 2017 Roberto Branco interior design e artista (suo è il progetto Mater Parade, le madri colorate ispirate alle matres matutae del Museo Campano di Capua),  ha allargato la sua proposta commerciale allestendo al suo interno una libreria  ereditando il lavoro svolto negli ultimi quindici anni dalla Libreria Guida di Capua rappresentata da Giuseppe Bellone.

Insieme, unendo le loro esperienze,  hanno fondato all’interno dello spazio  Il circolo dei lettori di Capua che nasce come luogo di aggregazione per chi sente la necessità e il desiderio di condividere idee, passioni e interessi. Il Circolo è promosso dal Festival Capua il Luogo della Lingua che dal 2005 celebra sotto la direzione artistica di Bellone Capua città della Lingua con eventi culturali di grande spessore che animano tutto l’anno la città, patria del Primo documento scritto in volgare italiano: il Placito Capuano, e    che nel mese di giugno, nei giorni del festival, si trasforma in palcoscenico all’aperto. 

L’intento del Circolo dei lettori è anche quello di mettere insieme un nutrito gruppo di persone che, animate dalla comune passione per la lettura, diventino gli interlocutori principali del Festival e di tutte le altre attività promosse nel corso dell’anno, diventando automaticamente i membri della giuria popolare che, annualmente nei giorni del Festival a giugno, designa lo scrittore italiano che si aggiudica il Premio Placito Capuano.

Cose d’interni è diventato  il luogo ideale dove, come in una casa, circondati da arte e design, ci si ritrova per incontrare un autore o semplicemente per parlare liberamente di un libro, uscendo allo scoperto, incontrando i propri simili e riscoprendo il piacere di leggere e discutere insieme.