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Bellona (Ce) – Sei cittadini hanno citato il Comune per i danni subiti dall’incendio dell’11 luglio scorso dell’ex sito di stoccaggio Ilside e il Comitato cittadino “Mai più Ilside”, che sul caso ha mosso una battaglia senza sosta, insorge. “Apprendiamo oggi con stupore – fa sapere il Comitato – che la vicenda Ilside, oltre a generare un disastro ambientale che tiene giustamente in apprensione l’intera comunità, rappresenta anche occasione di tentativi di speculazione da parte di privati, interessati verosimilmente a lucrare su questo dramma”.

Intanto il Comune ha conferito mandato ad un legale per la difesa in un giudizio di risarcimento promosso da proprietari di un immobile ubicato accanto all’ex sito di stoccaggio, che lamenterebbero danni a seguito del rogo dell’11 luglio 2017 con la prima udienza fissata al 17 luglio prossimo.

“Dunque la cittadinanza rischia di subire l’ennesima beffa – incalza il Comitato – pagando i costi dei presunti danni ad un privato. Non è questo lo spirito della nostra battaglia. Noi pretendiamo ristoro per la dignità delle comunità flagellate dalla scellerata gestione del ciclo dei rifiuti, che semina devastazione, inquinamento e malattie. Prendiamo le distanze in modo netto da questa iniziativa, che nulla ha a che vedere con la nostra battaglia per la difesa dell’ambiente. La tutela dell’ambiente e della salute non si vende né si baratta per quattro spiccioli”.

Sei cittadini che, chiamando in giudizio il Comune, andrebbero contro gli interessi di tutti gli altri compaesani erodendo le casse già in difficoltà del proprio stesso Municipio. Non solo: in effetti il Comune, rappresentando gli interessi dell’intera comunità, sarebbe la parte lesa della faccenda mentre chi dovrebbe rispondere dei danni arrecati dall’incendio e dalla mancata bonifica sarebbero Ilside (che da mesi ha dichiarato il fallimento) e il proprietario del suolo ossia Ecoterra.