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Casoria (Na) –  I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caserta stavano monitorando, ininterrottamente già da alcuni giorni, il tratto autostradale dell’A1 in prossimità della barriera di Napoli Nord, al fine di intercettare 2 carichi di sigarette provenienti dalla Romania e segnalati dall’organo collaterale estero.

La paziente attesa è stata premiata nella giornata del 27 settembre quando i Finanzieri hanno individuato i 2 autocarri segnalati che sono stati pedinati fino a quando non hanno terminato la loro corsa nei pressi di 2 distinti depositi siti in Casoria (NA) e in Casandrino (NA).

Dopo aver atteso l’inizio delle operazioni di scarico dagli autocarri, i militari operanti decidevano di procedere al controllo della merce, contenuta in grosse scatole di cartone, che risultava essere costituita complessivamente da circa 8.200 stecche di sigarette di contrabbando per un peso totale di oltre 1,6 tonnellate.

All’esito delle operazioni, le sigarette – per un valore di oltre 400.000 euro – sono state sottoposte a sequestro e si è proceduto all’arresto dei 4 contrabbandieri sorpresi mentre erano intenti alle operazioni di scarico dei mezzi, tutti della provincia di Napoli (C.M. cl. 1979; P.L. cl. 1985; T.M. cl. 1964; G.V. cl. 1979), due dei quali gravati da precedenti specifici. 

Le sigarette, prive del contrassegno di Stato, recavano i noti marchi “Rothmans”, “Winston”, “Marlboro”, “Compliment” e “Marble” ed erano destinate al mercato campano. In particolare, le “bionde” con marchio “Marble” e “Compliment” rientrano nella categoria delle cosiddette “cheap white”, che sono sigarette originali recanti marchi registrati nei rispettivi Paesi di produzione (Russia, Emirati Arabi Uniti, Cina e Ucraina), che non potrebbero essere vendute in Italia o all’interno dell’Unione Europea, in quanto non conformi ai parametri minimi di sicurezza previsti dalla normativa comunitaria.

Questo ulteriore risultato operativo conferma i sospetti delle Fiamme Gialle circa un cambio di strategia delle organizzazioni contrabbandiere che negli ultimi tempi, anche al fine di minimizzare i rischi, piuttosto che organizzare trasporti di grosse quantità, preferiscono effettuare, con maggiore frequenza, ed anche simultaneamente, spedizioni di carichi limitati ad alcuni quintali di prodotto. Sono in corso indagini, in coordinamento con le forze di polizia dei Paesi di provenienza della merce, per individuare i fornitori esteri, gli intermediari e gli altri soggetti responsabili del contrabbando, fenomeno che risulta essere, nell’ultimo periodo, in sensibile ripresa, sia sotto il profilo della vendita al minuto che del commercio all’ingrosso.