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Caserta – È l’assessore alla Programmazione finanziaria e alle Entrate, Federico Pica, a relazionare sull’argomento principale della seduta straordinaria del Consiglo comunale odierno: la dichiarazione di dissesto finanziario ai sensi dell’articolo 243 quater, comma 7, del Decreto Legislativo nr. 267 del 2000.

Presente in aula gran parte della maggioranza, con sindaco e assessori al completo, mentre tra i banchi dell’opposizione rispondono ‘presente’  i consiglieri Apperti, Naim, Desiderio, Mariano, Garofalo, Bove e Fabrocile. Al primo punto dell’ordine del giorno, come di consueto, l’approvazione del verbale della seduta precedente.

Poi si passa al dissesto bis. “Vi sono tre questioni distinte – spiega l’assessore Pica. La prima riguarda l’adempimento che deriva strettamente dal fatto che la Corte dei Conti ha respinto l’impugnativa del Comune contro il diniego di approvazione del Piano di riequilibrio pluriennale. Secondo punto concerne le responsabilità sulla gestione. Essendo l’ente in dissesto – ha scritto la Corte dei Conti – l’amministrazione non poteva adottare il piano di riequilibrio. Infine, la terza questione è quella inerente il merito di questa sentenza. Vi sono ragioni per dire che su molteplici aspetti vi è un peggioramento rispetto alla sentenza di primo grado”.

Come gestiamo i due momenti del bilancio riequilibrato e del bilancio 2017? “Emergono due verità – dichiara l’assessore: è stato rilevato un disavanzo del 2016 dal commissario straordinario pari a 24 milioni di euro. Quindi, negli anni successivi al dissesto si è prodotto un disavanzo ragguardevole. Ma com’è stato possibile? La verità è che da dissesto non siamo mai usciti. Dai 9 milioni di euro per i mutui e dai 13 milioni di euro di fondi non ricostituiti, quindi pari a 22 milioni di euro, siamo passati a 24 milioni di euro con un ulteriore disavanzo. Ma noi non andiamo in dissesto perché abbiamo fatto un disavanzo nel 2016 che, invece, dipende dall’anno precedente”.

Il Ministero dell’Interno ha chiarito che, in seguito al diniego di approvazione del Piano di riequilibrio pluriennale da parte della Corte dei Conti, il Comune deve procedere alla dichiarazione del dissesto e che il parere dei consiglieri comunali prescinde da questo passaggio obbligatorio.

Quindi invito i consiglieri ad esprimersi distintamente sulle tre questioni che ho esplicitato nella mia relazione”, conclude l’assessore alle Finanze.

Tutti i retroscena del dissesto bis

Lo scorso 28 marzo la Corte dei Conti ha respinto l’impugnativa del Comune di Caserta contro il diniego di approvazione del Piano di riequilibrio pluriennale, scatenando le opposte reazioni della politica locale. In quell’occasione, il sindaco Carlo Marino aveva dichiarato: “Paghiamo la gestione economico-finanziaria scellerata della precedente amministrazione, di cui abbiamo provato a correggere gli errori e le storture”. L’opposizione, invece, aveva parlato di “un’altra brutta pagina per Caserta” con una situazione che alla fine avrebbe pesato ancora una volta sulle spalle dei cittadini.

 

Pochi giorni fa, la Corte dei Conti rende note le motivazioni della bocciatura nei confronti dell’amministrazione targata Marino: “Le molteplici violazioni di legge ed irregolarità contabili rilevate per effetto della sottostima dei fondi accantonati nel risultato di amministrazione che si riverbera sull’esatto ammontare del disavanzo complessivo da ripianare e sulle operazioni di avvio del nuovo sistema di contabilità armonizzata, nonché l’aggravamento della situazione finanziaria, il mancato ripristino dei fondi vincolati  e l’assenza di comprovate ed idonee azioni di risanamento non consentono, dunque, al Collegio di esprimere un giudizio di congruità e sostenibilità del piano di riequilibrio”.

E sulla base di tali violazioni si procederà con “l’accertamento delle ipotesi di reato e l’invio degli atti alla Corte dei conti per l’accertamento delle responsabilità sui fatti di gestione che hanno determinato nuovi squilibri”.

 

Intanto, i consiglieri del gruppo Insieme, Megna e Peluso, hanno chiesto l’istituzione di una Commissione consiliare speciale,  ai sensi dell’articolo 19 del Regolamento delle Attività Consiliari, che controlli lo stato dei debiti e dei crediti del Comune di Caserta negli ultimi 15 anni.