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Caserta – Tra termoscanner e dispositivi di protezione non facilmente reperibili sul mercato, adempimenti burocratici sempre più numerosi e prescrizioni che cambiano di continuo, e comunque spesso di non facile attuazione concreta, sono tante le difficoltà che stanno incontrando le aziende edili in vista della ripartenza prevista per lunedì 4 maggio. Tante riapriranno, ma non tutte saranno “a norma” secondo quelle che sono le prescrizioni governative e regionali anti-Covid; soprattutto le più piccole. Il presidente dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) di Caserta Luigi Della Gatta, spiega che “le aziende faranno di tutto per riaprire, ma avranno delle difficoltà. Ci sono enormi problemi nel reperire i dispositivi di protezione obbligatori, come mascherine certificate e guanti e occhiali monouso; sono tanti anche gli adempimenti documentali richiesti, e non tutte le aziende hanno una struttura tale da poter soddisfare tali incombenze. Auspico che i controlli, almeno in questa prima fase, siano rigidi ma connotati da buon senso. Ricordo che il settore edile era in forte sofferenza già prima dell’emergenza Coronavirus; la Cassa Edile già a febbraio aveva registrato un calo drastico delle ore lavorate“. Non saranno obbligatorie le visite mediche, “almeno questa è l’ultima indicazione emersa” dice Della Gatta, che sottolinea come il sovrapporsi di norme nazionale e regionali abbia creato confusione nel settore. “Con la mia azienda ho continuato a lavorare, avendo un codice ateco ammesso, ma per quindici giorni sono comunque rimasto fermo perché non sapevo come comportarmi, visto che non c’era chiarezza sul tipo di mascherine da usare e su altre situazioni attinenti la sicurezza“. Determinanti saranno anche l’informazione e la formazione del personale, che dovrà abituarsi a cambiare comportamento in cantiere, e ad usare dispositivi mai utilizzati, evitando assembramenti pericolosi. “L’ente bilaterale Cfs (Centro formazione e sicurezza) ha già fatto partire corsi di formazione sulla sicurezza nei cantieri finalizzata ad evitare il contagio, e riservati per ora ai titolari delle aziende. Ogni imprenditore formerà i propri lavoratori“.