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Nella mattinata di oggi si è svolta la giornata conclusiva del corso da arbitri, promosso dal Garante campano Ciambriello e realizzato dal Centro Sportivo Italiano, tenutosi al carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, al quale hanno partecipato 10 detenuti e 5 sorveglianti militari. Dopo gli esami c’è stata la consegna dei diplomi e le divise da arbitro ai partecipanti. 

Alla cerimonia hanno partecipato il Comandante dell’Organizzazione Penitenziaria Militare Colonnello Giancarlo Sciascia, il Direttore Tenente Colonnello Nicola Chirico, il Presidente Regionale CSI Campania Enrico Pellino e il Garante campano dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello

Il Comandante Colonnello Sciascia nel consegnare i diplomi ha dichiarato: “Ringrazio il Garante Ciambriello per essere stato il motore di questa attività, nata da una sua idea ad alta valenza simbolica, con l’augurio che questi diplomi possano essere spesi in un imminente futuro. Due anni fa quando ho iniziato quest’avventura ne avevo una immagine diversa, oggi non la vedo più con gli stessi occhi. Insieme a tutti quelli oggi presenti lavoriamo con un obiettivo comune, non c’è contrapposizione ma c’è una moltiplicazione dei valori. Questo è merito di tutti noi”.

Il presidente regionale Pellino: “Da anni insieme ai volontari proponiamo questi corsi all’interno degli istituti penitenziari, ma qui abbiamo avuto un’accoglienza mai verificata prima. Durante tutto il corso l’efficiente organizzazione interna ha contribuito al successo di questo progetto e sicuramente continueremo con altri corsi come quello per allenatori. Vi lascio con la proposta di aprire al territorio la struttura carceraria “andando oltre le mura” magari per utilizzare i campetti di calcio per partite arbitrate da noi”.

Nel saluto finale, il Garante Ciambriello: “Questi corsi preferisco chiamarli programmi di inclusione, no programmi di trattamento. Diamo la possibilità attraverso questo attestato, e quelli futuri che a breve promuoveremo in collaborazione con la Regione Campania , di un concreto reinserimento lavorativo una volta fuori dal carcere per i detenuti”.