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Caserta – La sezione giurisdizionale della Corte dei Conti della Campania ha riconosciuto un trattamento pensionistico privilegiato a un agente della polizia di Stato in quiescenza per una grave malattia contratta a causa della prolungata esposizione alla diossina a cui venne sottoposto, 46 anni fa, durante il disastro di Seveso. Il poliziotto, un 71enne originario del Casertano, ha subìto diversi interventi chirurgici e affrontato, con il suo legale, l’avvocato Alessandro Biamonte, tre gradi di giudizio e gli accertamenti di due collegi medico-legali, uno del Ministero della Salute e l’ultimo in un ospedale militare a Roma.
L’agente della Polizia di Stato, aveva prestato servizio a Seveso dal 1972 al 1983 e rimase per lungo tempo esposto all’azione della nube tossica sprigionatasi dallo stabilimento.
L’uomo ha citato in giudizio l’Inpdap, oggi Inps, e Ministero dell’Interno, impugnando il provvedimento con il quale era stata respinta la domanda di pensione privilegiata in relazione alle sue plurime patologie. La contestazione riguardava l’ insussistenza del nesso di causalità tra il servizio prestato e le patologie sofferte, il “Distrofismo farmacologico in pregresso tiroidectomizzato per carcinoma papillifero”, che ha poi determinato il rigetto dell’istanza di pensione privilegiata.
Il giudice di primo grado infatti si era uniformato al parere medico legale dell’Ufficio Medico Legale del Ministero della Salute per il quale l’infermità non poteva essere ricollegata al servizio prestato dal sovrintendente capo della polizia di Stato svolto dal 1972 al 1983 nell’area di Seveso, teatro il 10 luglio 1976 del grave incidente con la dispersione nell’aria di quantitativi di diossina.
E’ una decisione molto importante – ha commentato l’avvocato Alessandro Biamonte – non solo perché interviene in un ambito finora non caratterizzato da decisioni favorevoli ma soprattutto perché assume un rilievo anche dal punto di vista storico, consentendoci di fare memoria di vicende episodi che hanno segnato l’inizio delle battaglie per la tutela dell’ambiente nel nostro Paese”.