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Caserta – Fanno parte di due organizzazioni dedite al traffico di eroina e cocaina sulla “rotta” Olanda-Italia, e con basi nel Casertano, le quattro persone – due nigeriani, un tunisino e un’italiana – destinatarie dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Un’operazione che rappresenta forse l’ultimo tassello dell’inchiesta realizzata dai carabinieri di Sessa Aurunca che, tra il 2014 e il 2017, ha portato alla disarticolazione dei due gruppi di trafficanti e spacciatori, facenti capo a soggetti nigeriani e tunisini, e all’arresto in totale di 37 persone, al sequestro di circa 5 Kg di eroina, di 100 grammi di cocaina e di oltre 9.000 euro in contanti provento dell’attività di spaccio. Questa mattina i imilitari guidati da Giuseppe Fedele hanno notificato il provvedimento di carcerazione al 48enne nigeriano Anthony Osagie, già in cella da qualche mese, e ritenuto uno degli elementi di spicco del business illecito; a lui sono contestati ulteriori episodi di cessione di droga. Per gli inquirenti – sostituto Ilaria Sasso Del Verme con il coordinamento dell’Aggiunto Giuseppe Borrelli – era proprio Osagie, domiciliato a Lusciano, nell’Agroaversano, a fornire il denaro per acquistare la droga in Olanda e a coordinare i corrieri che, dopo averla ingerita o averla nascosta in auto, la introducevano illegalmente in Italia; una volta giunta in provincia di Caserta, lo stupefacente veniva tagliato, confezionato e rivenduto attraverso una radicata rete di pusher in varie regioni italiane, come Campania, Lazio, Liguria, Umbria e Toscana. Con Osagie sono finiti in carcere anche l’altro nigeriano di 46enne Vitus Umeakanne, il tunisino Tarek Ajili di 28 anni, che spacciava a La Spezia, mentre il Gip ha disposto i domiciliari per la 40enne di Giugliano in Campania (Napoli) Vera Pecchillo, che si riforniva dai nigeriani e aveva nella propria città una piccola base di spaccio.