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Duecento firme raccolte in poche ore nella prima giornata di mobilitazione casertana per dire no alla realizzazione del biodigestore di Ponteselice, chiamato a trattare 50 mila tonnellate annue di rifiuti umidi in zona Asi di Caserta, a pochi passi dalla Reggia..

Un no secco non soltanto alla realizzazione del biodigestore di Ponteselice, ma a qualsiasi altro impianto e in qualsiasi altra parte della Provincia.

Giovani, famiglie, e amministratori pubblici si sono incontrati questa mattina nello spazio antistante la chiesa di Lourdes del quartiere Acquaviva dove i giovani di Forza Italia Caserta hanno allestito gazebo con tanto di materiale informativo e registri da firmare.

“Non siamo contro i biodigestori, ma siamo contro la realizzazione di un nuovo impianto nella nostra provincia che, numeri alla mano, ha già gli impianti di cui necessita per il suo fabbisogno – ha commentato Alessio dello Stritto, capogruppo Forza Italia alla Provincia di Caserta – Quello di qui Caserta ha bisogno veramente è di puntare sul turismo, non sulla mondezza, ed è questo il messaggio che arriverà al sindaco Marino da ogni parte della città. Abbiamo iniziato qui al quartiere Acquaviva perché è quello più minacciato dalla eventuale presenza del biodigestore chiamato a trasformare e differenziare la parte più fetida dei rifiuti proveniente da raccolta differenziata. Ma la raccolta di firme proseguirà con appuntamenti fissati in tutte le zone della città”

“La legge Regionale targata De Luca non convince  – spiega il consigliere Regionale di Forza Italia Gianpiero Zinzi che, in qualità di presidente della III Commissione Regionale Speciale “Terra dei Fuochi”, conosce bene le carte circolate sui tavoli regionali e le criticità emerse dalle audizione promosse proprio sul tema rifiuti e applicazione della legge Regionale 14/2016 targata De Luca – Il Governatore della Campania  ha stabilito per Terra di Lavoro la realizzazione di quattro nuovi impianti, ossia a  Caserta, Casal di Principe, Cancello Arnone, e Rocca d’Evandro, oltre all’ampliamento dell’impianto di Santa Maria Capua Vetere per una capacità complessiva di lavorazione e smaltimento della frazione umida di rifiuti di circa 170mila tonnellate annue, a fronte di un fabbisogno annuale stimato di circa 125 mila tonnellate. La nostra Provincia, e la nostra città con la complicità del sindaco Marino, non sarà trasformata in pattumiera della Regione”.

“Quella di stamattina è stata soltanto la prima di una lunga serie di mobilitazione che abbiamo in animo di organizzare – ha commentato Eugenio Russo, coordinatore cittadino di Forza Italia – e ciò affinché si possa informare i cittadini su quanto sta succedendo sul tema rifiuti in Campania e in città, e soprattutto per accogliere informazioni da loro sulle criticità che ci faremo carico di segnalare ai tavoli istituzionali”.