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Caserta-Un patto per stimolare la nascita, nel Sud e in particolare in Campania, di nuovi progetti imprenditoriali giovanili, in particolare legati ad Industria 4.0, e di favorire lo scouting di aziende e di spin off universitari. E’ l’ambizioso percorso promosso da Unicredit con Confindustria e Università,  che oggi ha conosciuto una tappa importante a Riardo, nel Casertano, presso la sede della multinazionale delle acque Ferrarelle spa, dove è stato firmato il “Patto per la crescita della Campania”. A sottoscriverlo il Direttore Regionale Sud di UniCredit Elena Goitini, Confindustria Campania con il presidente Ambrogio Prezioso e il rettore della Federico II Gaetano Manfredi. Almeno cento le piccole e medie imprese del Sud – 48 in Puglia, 52 in Campania – che hanno aderito a questo percorso di sostegno e accompagnamento alla crescita, specie verso una dimensione internazionale, denominato “+Valore Sud”; un percorso che si è sviluppato attraverso una serie di incontri partiti lo scorso giugno a Napoli. Presente il Presidente di Confindustria nazionale Vincenzo Boccia, che ha spiegato di aver “in mente un’idea di Italia che vuole reagire, di un’Italia industriale che esiste, anche al Mezzogiorno. É questa l’Italia che immaginiamo, un’Italia anche strana, in cui ogni tanto si sveglia qualcuno, anzi molti, direi parecchi, che speriamo non diventino maggioranza, che vogliono smontare il ‘Jobs Act’, o un po’ di ‘Industria 4.0’, in modo tale che gli effetti sull’economia reale non siano rilevanti come lo sono stati”.   ”Noi industriali – ha proseguito il leader dell’associazione datoriale – dobbiamo usare anche un palco come questo, che parte da una fabbrica, per dire a chi a volte, interpretando in maniera estensiva regole e agenzie, vuole chiudere le aziende, che non ce la faranno, perché la passione degli imprenditori italiani e campani è rilevante, così come l’amore per questo Paese”. Boccia parla anche di politica. “A volte – afferma – siamo un po’ distratti da una campagna elettorale che dice tante cose belle ma che forse non fa troppo il conto con il nodo risorse, dalla Flat Tax al reddito di cittadinanza. Occorre per questo definire delle priorità”. “Noi – aggiunge – ci stiamo preparando per la nostra assise di Verona del 16 febbraio, con 5000 imprenditori. Lì vorremmo proporre, senza subire dalla politica, nella logica di soggetto autonomo, una piattaforma di politica economica con tre parole chiavi: “Lavoro, crescita e debito”. Si passa così dalla politica dei fattori alla politica delle mission, ovvero cosa fare per avere più occupazione. Crediamo che sia necessario investire su crescita e ridurre il debito. La prima è la vera mission, ovvero l’occupazione, la crescita e il debito sono le precondizioni. Ci chiedono perchè facciamo la nostra assise ad un mese dalle elezioni. La facciamo perché in campagna tutti ci danno ragione, ma noi non vogliamo ragione, vogliamo un confronto sui contenuti che aiuti questo Paese e chi investe in questo Paese”. Giovanni Ronca, Co-responsabile delle attività di Commercial Banking Italy di UniCredit, dice che “UniCredit mette a disposizione delle aziende della Campania e del Mezzogiorno strumenti innovativi ed iniziative specifiche per i settori strategici allo scopo di sostenerne la competitività e di agevolare l’accesso al mercato dei capitali. Con l’accordo firmato oggi per la Campania vogliamo promuovere la sinergia tra gli attori del territorio. E’ imminente inoltre l’avvio di un Tavolo di lavoro nazionale con Confindustria e CRUI, con l‘obiettivo di consolidare la ripresa in atto al Sud al fine di garantire anche al Paese una prospettiva di crescita stabile e duratura”.