Un trionfo nel vero senso della parola, un altro mattone in una carriera che sta diventando importante, frutto del lavoro, del sacrificio, della ricerca e della sperimentazione.
Paky Di Maio, compositore, polistrumentista, sound designer e produttore, di origine casertana, infatti, si è preso il prestigioso Premio ‘Mulino Fenicio’, consegnato nel corso del 58° Festival Teatrale di Borgio Verezzi per la sua innovativa scenografia sonora nello spettacolo ‘Moby Dick’.
Un altro tassello in un percorso fatto di una nomination, nel 2022, agli Hollywood Music in Media Awards, all’ingresso, sempre nello stesso anno, tra le “Possibilità” per una nomination all’Oscar per la migliore canzone originale per il documentario We Are Art e l’accesso come finalista per tre volte di fila alla Biennale di Venezia.
“Premiamo un artista il cui talento trascende le note, un creatore di mondi invisibili che prendono vita attraverso l’udito“, ha dichiarato il direttore artistico Maximilian Nisi.
Una dichiarazione che spiega bene la scelta: una capacità innata di trasformare il suono e fare in modo che lo stesso possa essere come un abito che calza a pennello sull’attore. Un viaggio nell’anima che supera anche la normale avventura.
Un risultato che consacra ancora di più Di Maio, un visionario per certi versi che ha saputo portare il teatro in una dimensione diversa, ancora più intima e con sfumature di filosofia che completano quello che può essere definito un vero e proprio percorso artistico.