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Caserta – Dopo la clamorosa esclusione dalle liste di Forza Italia, Gianpiero Zinzi convoca oggi alle 18.30, presso la sede di Corso Trieste, il coordinamento provinciale. Sarà l’occasione per chiarire se il consigliere regionale vuole sancire la frattura dal partito oppure dare avvio alla campagna elettorale dichiarando il suo sostegno e la sua fedeltà agli azzurri. La seconda strada è quella più probabile. L’esclusione del giovane Zinzi, lo ricordiamo, è avvenuta ad opera del coordinatore regionale Domenico De Siano con la regia occulta del parlamentare Luigi Cesaro. Il successivo sfogo di Zinzi, che ha chiesto pubblicamente le dimissioni di De Siano, non è stato ben accolto dai vertici regionali e nazionali del partito. E conoscendo Cesaro e De Siano, qualcuno ha ipotizzato che Gianpiero Zinzi potrebbe addirittura essere messo alla porta con la nomina di un commissario provinciale al suo posto. Sarà questo il motivo che ha indotto il coordinatore forzista di Terra di Lavoro a convocare la riunione di stasera? Vogliono saperlo anche i politici di Forza Italia con incarichi a livello cittadino. A partire dai quattro consiglieri comunali, Roberto Desiderio, Nicola Garofalo, Emilianna Credentino e Alessio Dello Stritto. Più che legati al partito, infatti, i suddetti consiglieri sono legati a Gianpiero Zinzi. Basta tornare indietro con la memoria di circa un anno e mezzo. Alle scorse elezioni comunali, Roberto Desiderio si candidò in Primavera Casertana, mentre Garofalo, Credentino e Dello Stritto, corsero per Caserta nel Cuore. Nessuno si giocò la candidatura in Forza Italia. L’unico fu Pasquale Napoletano che, nonostante la coerenza e l’ottimo risultato in termini di voti, non fu premiato dal sistema dei resti che non fece scattare il secondo seggio per gli azzurri. Ma questa è un’altra storia che abbiamo citato solo per ricordare che, all’indomani della loro elezione, Zinzi chiese ai quattro consiglieri di lasciare i rispettivi schieramenti e di entrare nel gruppo di Forza Italia, dove sedeva solo Massimiliano Marzo che poi lasciò per l’Udc. Insomma, il coordinamento provinciale di oggi dovrebbe aiutare a chiarire l’intricata situazione politica che si è creata nel partito, proprio a partire dal destino del giovane Zinzi.