- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Caserta – Si è concluso con tre condanne e quattro assoluzioni, al tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il processo sulla turbativa d’asta che aveva coinvolto l’ex consigliere regionale Luigi Bosco e il parroco Don Biagio Saiano, e relativa alla gara per la realizzazione di un asilo nido nella frazione Tuoro di Caserta. Sia Bosco che Saiano sono stati assolti dal giudice monocratico Francesca Auriemma insieme agli altri due imputati Vincenzo Guadagno (progettista dei lavori) e Rosa Carafa, mentre sono stati condannati ad un anno e otto mesi l’imprenditore Giuseppe De Liso e la moglie Tina Ferraiolo; un anno e due mesi sono stati invece inflitti al presidente della commissione di gara Maria Ficocello. Per la Procura di Santa Maria Capua Vetere che ha coordinato l’indagine e sostenuto l’accusa in dibattimento, gli imputati avrebbero truccato la gara per l’affidamento di lavori per 1,5 milioni di euro concernente la ristrutturazione di un edificio della chiesa che sarebbe dovuto diventare un asilo; in particolare la gara sarebbe stata affidata grazie al conflitto di interessi portato avanti dall’imprenditore De Liso, proprietario della ditta cui è andato l’appalto ed ex membro della Fondazione Tuoro che ha bandito e aggiudicato la gara; fondazione di cui era direttore amministrativo la moglie di De Liso, Tina Ferraiolo, e presidente il parroco Don Biagio Saiano. I lavori non sono mai stati eseguiti, in quanto la Fondazione, durante l’indagine, ha rinunciato al finanziamento.