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A giugno scorso la paventata chiusura dello Stadio del Nuoto di Caserta da parte della Provincia in grave dissesto finanziario, sollevò la protesta popolare.

E oggi che la gara per l’affidamento degli spazi d’acqua e delle corsie è stata avviata dalla Provincia di Caserta, il sindaco della città Carlo Marino ne chiede il blocco immediato contestandone le procedure.

“Questo bando – spiega il sindaco Marino, candidato della coalizione di centrosinistra alla Presidenza della Provincia – prevede un periodo di soli 12 giorni, dal 31 agosto al 12 settembre, durante il quale le società possono presentare la richiesta di utilizzare gli spazi acqua per ben quattro anni. Stessa procedura viene adottata anche per quel che concerne il palazzetto dello sport di viale Medaglie d’Oro. Dopo il disastro dell’attuale amministrazione di destra sulla vicenda dello Stadio del Nuoto, che è arrivato addirittura a chiudere e che, solo grazie all’intervento della Regione Campania, del Presidente De Luca e dell’Agenzia Regionale per le Universiadi, da noi sollecitati, non ha visto i cancelli sbarrati, si compiono degli affidamenti fortemente discutibili. Si faccia un passo indietro e si ricorra a procedure trasparenti e chiaramente improntate alla legalità”.

Marino si riferisce a quanto avvenuto la scorsa estate quando oltre 100 persone, tra cui bambini, genitori e associazioni sportive operanti nella struttura, sfilarono in corteo per le strade di Caserta per protestare contro la paventata chiusura dello Stadio del Nuoto, struttura ubicata in via Laviano di proprietà della Regione ma gestito dalla Provincia di Caserta attraverso la società Agis.

L’impianto era destinato a chiudere il 12 luglio scorso dopo che, per i gravi problemi finanziari della Provincia che già da mesi non ottemperava ad impegni di prioritaria importanza come manutenzioni a strade e scuole e pagamenti di stipendi,  si era visti negati i fondi necessari ad interventi importanti di manutenzione per un totale di 182mila euro, di cui 62mila solo per opere antincendio richieste quasi sei mesi prima dai Vigili del Fuoco.

Da lì l’incontro tra Provincia e Comune di Caserta con il Governatore della Campania De Luca per chiedere e ottenere l’accesso ai fondi per le Universiadi 2019, parte dei quali già assegnati ad altri due impianti sportivi di Caserta, ovvero lo Stadio Pinto e il Palavignola.