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Nel suo ruolo di sindaco di Marcianise avrebbe conferito tre incarichi a professionisti esterni senza tener conto delle professionalità interne all’ente comunale, con danno erariale quantificato in 30mila euro. Lo ha stabilito la sezione giurisdizionale per la Campania della Corte dei Conti, che ha condannato l’ex sindaco di Marcianise Antonello Velardi a risarcire il danno al Comune di Marcianise, ritenendo che “gli incarichi risultano conferiti illegittimamente sotto plurimi profili”.

I fatti oggetto della sentenza della Corte dei Conti, e denunciati da alcuni consiglieri comunali di opposizione, risalgono al 2016, periodo in cui Velardi era alla prima consiliatura; Velardi è stato sindaco di Marcianise anche una seconda volta (in entrambe le occasioni non ha concluso il mandato quinquennale). Della vicenda si occupò anche la Procura di Santa Maria Capua Vetere, con il pm Alessandro Di Vico che aprì un fascicolo di reato per abuso d’ufficio, ma dopo le verifiche effettuate chiese e ottenne l’archiviazione dal Gip.

Nessuna condotta penalmente rilevante per Velardi dunque, ma l’indagine contabile è comunque andata avanti, e nella sentenza la Corte dei Conti ha fatto riferimento all’inchiesta archiviata, sottolineando che “il convenuto ha richiamato l’archiviazione disposta in sede penale; a tale riguardo, si condivide quanto evidenziato nell’atto di citazione – trattandosi di un’argomentazione già contenuta nelle controdeduzioni depositate a seguito dell’invito a dedurre – in merito al fatto che l’archiviazione disposta in sede penale non preclude alla Procura l’esercizio dell’azione erariale, attesa l’autonomia tra le due azioni”. Gli incarichi, conferiti dall’allora sindaco con i decreti 15,16 e 17 del 7 novembre 2016, riguardano il decoro urbano, la coesione sociale dei soggetti svantaggiati, e l’analisi degli insediamenti industriali e commerciali allocati sul territorio comunale.