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Caserta – Attesa almeno dal 30 agosto scorso, oggi l’incontro tra i sindacati Reggia e il direttore Mauro Felicori ha una data e un orario. La convocazione è fissata al prossimo 18 ottobre alle ore 16.30, per parlare soprattutto di turnazioni e flessibilità del debito orario. Un incontro, concesso dopo mesi di pressing da parte dei sindacati, che chiarirà come distribuire i carichi di lavoro nel rispetto dei lavoratori che, seppure sottodimensionati numericamente rispetto alle esigenze del monumento, sono chiamati a garantire la vigilanza, la tutela e accoglienza alla Reggia.

In discussione anche i provvedimenti disciplinari contro i ritardi sugli orari di lavoro, trasgressioni punite con l’esclusione dalle turnazioni “straordinarie” della domenica e festivi. Un pugno di ferro che Felicori adottò contro trasgressori seriali e spudorati ma che di fatto colpisce chiunque oggi sgarri anche solo di pochi minuti. Ed erano 11 i custodi della Reggia lasciati a casa per provvedimenti disciplinari domenica scorsa, la oramai famigerata prima domenica gratuita del mese che registro 17 mila visitatori al monumento tra personale carente e piani di sicurezza inosservati. Un caso che nei giorni scorsi ha tristemente meritato alla Reggia la ribalta nazionale, tra polemiche e rimpalli di responsabilità fino all’intervento del ministro Franceschini.

Perché ieri è stato proprio il ministro del Mibact a sottolineare l’inderogabile necessità di rispettare i piani di sicurezza a tutela dei Beni anche, e soprattutto, nelle giornate di maggior flusso turistico. Consapevoli del fatto che i danni alla Reggia sono stati il frutto di una inosservanza di regole perpetrata da anni, oggi che la Reggia scala le classifiche dei monumenti più visitati in Italia occorre serrare i ranghi.