- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Caserta – “È un fatto estremamente increscioso. Non si discute la notifica degli atti, ma sicuramente le modalità che la magistratura ha adottato attraverso le forze dell’ordine di espletare tale compito in mezzo alla strada”. Ad intervenire su ciò che sta avvenendo in queste ore (leggi qui) presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere è Antonio Del Monaco, deputato del M5S. 

“Neanche i delinquenti più incalliti vengono trattati in tal modo. Si poteva tranquillamente notificare il tutto all’interno dell’infrastruttura restrittiva” ha detto Del Monaco.

“Stamane alle 08.00, due pattuglie dei carabinieri hanno costituito un imbuto davanti all’ingresso del carcere per chiedere a tutti coloro che dovevano prendere servizio le generalità, facendo accostare diversi appartenenti alla polizia penitenziaria a cui avrebbero dovuto notificare atti”.  

“Questo ha creato una enorme tensione che sta continuando in queste ore”, ha continuato. “Gli appartenenti al corpo della polizia penitenziaria del carcere si sono messi in protesta. Il tutto è partito da una indagine scattata alcuni mesi fa a seguito di una perquisizione.

Cosa più grave che il tutto è avvenuto davanti gli occhi dei parenti dei detenuti che erano in attesa di entrare per il colloquio. Come parlamentare sul territorio chiederò trasparenza al ministro della giustizia. La magistratura si è preoccupata di mettere agli arresti domiciliari un camorrista come Zagaria – ha concluso il deputato – e poi tratta gli operatori penitenziari in tal modo”.