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Teano –  Giovedì 19 Aprile, alle ore 12, presso la Sala riunioni del Consiglio regionale della Campania (Centro direzionale isola F8, 6° piano), la III Commissione speciale ‘Terra dei Fuochi, bonifiche ed ecomafie’ presieduta dal consigliere regionale Gianpiero Zinzi, si riunirà per fare il punto della situazione in ordine alla “Rimozione rifiuti e messa in sicurezza del sito ‘Ex Isolmer’ a Teano”.

Il complesso industriale denominato ex Isolmer è noto per la presenza al suo interno di centinaia di ‘MC3’, materiali pericolosi in avanzato stato di abbandono da oltre dieci anni. È ubicato alle spalle dell’Autogrill di Teano.

Lo scorso 13 marzo, durante un vedettaggio ambientale, i volontari della Difesa Eco Ambientale denunciavano, all’interno e all’esterno della struttura industriale di circa  20mila mq., la presenza numerose lastre ondulate di amianto, diversi sacconi big bag verosimilmente parte di una bonifica iniziata e mai portata a  termine, indumenti, alimentari, residui di materiali combusti RAEE, PFU e altri materiali non meglio identificati. Entrambe  le strutture erano facilmente accessibili a chiunque poiché nella recinzione vi erano numerosi varchi aperti.

Sono decenni ormai che questo sito vede rimpalli di competenze tra i vari enti – avevano dichiarato i volontari della DEA – ma nessuno  bonifica, nessuno mette in sicurezza i materiali contenenti amianto, nessuno si preoccupa che i  migliaia di rotoli di verosimile lana vetro e lana roccia si stanno disintegrando lasciando cumuli di polveri che si liberano nell’area, nessuno prende atto che gli edifici abbandonati lasciati al “libero accesso” delle persone possono diventare luogo di ritrovo di persone dedite ad attività illecite o senza fissa dimora o irregolarmente presenti sul territorio nazionale e/o sbandati in genere; che gli edifici abbandonati e lasciati al libero accesso di chiunque senza alcun impedimento, possono essere ambienti pericolosi anche per coloro che li frequentano illecitamente; che le occupazioni e/o le frequentazioni abusive destano allarme sociale;  che gli stabili e le aree così considerati non hanno generalmente i requisiti igienico sanitari previsti dalla normativa e che la protratta presenza di persone all’interno può determinare il sorgere di problematiche di carattere igienico sanitario; il pericolo per i cittadini residenti, soprattutto minori, derivante dal fatto che gli edifici facilmente accessibili, per le condizioni di incuria e di degrado presenti, possono comportare il rischio di lesioni e di infortuni anche gravi. Si spera  di  non  dover  aspettare  altri  decenni per passare  ai  fatti”.