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Mondragone (Ce) – E’ stata chiusa l’azienda agricola di Falciano del Massico, nel Casertano, dove sono risultati contagiati dal Coronavirus 27 lavoratori, collegati al focolaio dei palazzi ex Cirio di Mondragone.

E’ stato il sindaco Erasmo Fava ad intervenire con propria ordinanza disponendo la sospensione dell’attività dell’azienda, e inviando i vigili urbani per darne attuazione; la nota dell’Asl di Caserta emessa ieri, che disponeva la chiusura aziendale, non era stata infatti attuata, costringendo Fava a intervenire nella giornata di oggi.

La positività dei lavoratori è emersa in seguito allo screening di massa partito venerdì 26 giugno a Mondragone, con oltre tremila tamponi praticati a coloro che risiedevano fuori alla mini zona rossa dei palazzi Ex Cirio.

Dall’analisi dei test è stata riscontrata già domenica la positività di un lavoratore mondragonese che lavorava nella stessa azienda di un bracciante bulgaro, residente nei palazzi ex Cirio, e risultato positivo; i tamponi sono così stati praticati anche agli altri braccianti. Dei 27 braccianti positivi, 18 risiedono a Mondragone, 4 a Falciano del Massico, e gli altri nei comuni di Sessa Aurunca (3), Carinola (1) e Recale (1).

Dal report emesso dall’Asl di Caserta, emerge che sono 79 i positivi attuali nel Casertano, tutti collegati al focolaio registrato a Mondragone. Nella cittadina del litorale casertano risiede la maggioranza dei positivi, oltre una sessantina; di questi 43 dimorano nei palazzi ex Cirio, epicentro del focolaio, gli altri 18 all’esterno, e resteranno in quarantena domiciliare per due settimane.