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La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha emesso un avviso di conclusione indagini per tre persone, accusate di omicidio colposo in relazione all’incidente sul lavoro avvenuto nel marzo 2019 a Pastorano (Ce), che costò la vita al lavoratore Antonello Migliaccio.

I carabinieri hanno notificato gli avvisi al 61enne Pietro Ragozzino, rappresentante legale della società Multicedi srl di Pastorano, committente dei lavori e proprietario dell’area dove è  avvenuto l’incidente, al 57enne Salvatore Luiso, legale rappresentate della ditta esecutrice dei lavori “Due Elle Multiservizi”, e al coordinatore per la sicurezza Gennaro Rossi, di 41 anni.

I tre indagati hanno ora venti giorni di tempo per chiedere alla Procura di essere interrogati; trascorso tale termine, il pm potrà chiedere il rinvio a giudizio. La vittima riportò gravi traumi nel corso dell’incidente, e morì qualche giorno dopo in ospedale. L’infortunio avvenne il 4 marzo 2019. Migliaccio, è emerso dalle indagini dei carabinieri della Compagnia di Capua, stava guidando un sollevatore elettrico per conto delle Due Elle Multiservizi all’interno del capannone della Multicedi; si trattava di un “lavoro in quota”, visto che si dovevano sistemare montanti in ferro e pannelli in cartongesso su un soppalco ad un’altezza di sei metri.

Durante una manovra in retromarcia,  le ruote posteriori del muletto uscirono dalla rampa di carico e scaribco, e il mezzo precipitò nel vuoto con il suo conducente. Dalle indagini sarebbero emerse responsabilità di commettenti ed esecutori del lavboro.