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Caserta – Dopo il via libera del ministero delle Politiche agricole alla nuova Mozzarella Dop di Gioia del Colle, parte la battaglia legale che porterà la vicenda nelle aule di giustizia. “Presenteremo ricorso al Tar” annuncia il presidente del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop, Domenico Raimondo. “È una decisione che non possiamo accettare – prosegue – a tutela dei consumatori, del prodotto e della nostra storia”. Già a fine agosto, quando sulla Gazzetta Ufficiale era stata pubblicata la proposta di riconoscimento della denominazione di origine protetta “Mozzarella di Gioia del Colle”, il Consorzio campano si era subito opposto, lamentando anche la circostanza che la mozzarella pugliese fosse realizzata in un territorio che in piccola parte ricade anche nella stessa area di produzione della bufala. “La partita non è affatto chiusa – commenta oggi Raimondo – andremo fino in fondo e utilizzeremo ogni mezzo a disposizione per evitare quello che è a nostro avviso un clamoroso autogol dell’Italia, che né i mercati né i consumatori capirebbero. Il ricorso alla magistratura è il prossimo passo, ma anche a livello comunitario siamo pronti a far sentire la nostra voce, visto che l’ultima parola spetta proprio all’Unione Europea”. “Una parte delle nostre osservazioni – precisa inoltre Raimondo – è stata già accolta dal ministero, visto che nella nuova versione del disciplinare della Dop di Gioia del Colle si obbligano i produttori a scrivere in etichetta che il prodotto è ottenuto da latte vaccino. Questo deve essere chiaro e va inserito nel logo stesso della loro denominazione. Ovviamente non può bastare, per questo la nostra attenzione resta massima su tutto l’iter, che è ben lontano dalla conclusione”.