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I carabinieri hanno arrestato il presunto complice di Ciro Guarente, il 35enne ex marinaio accusato di aver ucciso ad Aversa (Caserta) Vincenzo Ruggiero, 25enne attivista gay, facendone poi a pezzi il cadavere. Si tratta di un uomo di 52 anni, Francesco De Turris, pluripregiudicato, cui vengono contestati i reati di concorso in omicidio, dettenzione, porto e cessione abusiva di armi. I militari del Reparto Territoriale di Aversa lo hanno fermato due giorni fa ma la notizia è stata resa nota solo oggi, dopo che il Gip del tribunale di Napoli Nord ha convalidato il fermo disposto dalla Procura guidata da Francesco Greco, emettendo ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’uomo è accusato di aver fornito a Guarente la pistola usata per uccidere Ruggiero, una calibro 7,65, che non è stata ancora ritrovata; l’arrestato risiede a Ponticelli, quartiere alla periferia orientale di Napoli dove vivono gli stretti parenti di Guarente e dove sono stati rinvenuti, in un garage, sepolti sotto il cemento e circondati dai rifiuti, i resti della vittima. Lo stesso presunto omicida, ieri, nel corso di un interrogatorio, ha confermato il coinvolgimento del 51enne.