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Prima udienza del processo a carico di Ciro Guarente, il 36enne ex marinaio accusato di aver ucciso a colpi di pistola e poi fatto a pezzi, nel luglio dello scorso anno ad Aversa, l’attivista gay Vincenzo Ruggiero, il cui cadavere è stato poi occultato in un garage del quartiere napoletano di Ponticelli. Solo qualche giorno fa il corpo della vittima, oggetto di una complessa consulenze medico-legale, è stato riconsegnato dagli inquirenti alla famiglia, che ha potuto celebrare i funerali a Napoli. Oggi ad Aversa, Guarente, che ha confessato la responsabilità dell’omicidio, si è presentato al processo insieme all’altro indagato Francesco De Turris, accusato di aver fornito al 36enne la pistola usata per uccidere Ruggiero. Guarente ha scelto l’abbreviato, che si dovrebbe concludere il 26 settembre prossimo; De Turris ha invece optato per il processo ordinario, e così per lui oggi è partita l’udienza preliminare che potrebbe portarlo al rinvio al giudizio e poi al dibattimento. Nei prossimi giorni potrebbero esserci novità suil fronte investigativo, visto che Guarente la scorsa settimana è stato interrogato dal pm fornendo indicazioni utili per individuare un ulteriore complice che lo avrebbe aiuto nella fase di pianificazione del delitto.