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L’idea che mi sono fatta è che a Caserta c’è un partito da ricostruire e rilanciare. Il congresso e le primarie hanno portato significative novità politiche, che bisogna riuscire a trasmettere al territorio“. Lo ha detto a Santa Maria Capua Vetere (Caserta), in occasione di un ‘evento organizzato dal partito sull’autonomia differenziata, la senatrice del Pd Susanna Camusso, nominata dalla segretaria nazionale Schlein commissaria del partito a Caserta, carica in cui si è insediata ad inizio aprile con l’obiettivo di ricostruire il partito dopo le polemiche e le tensioni provocate dal tesseramento gonfiato. “A Caserta c’è un tema del rapporto del partito con le associazioni, con i giovani – aggiunge Camussodell’innovazione della vita politica e sul piano interno c’è un tema che si chiama rispetto delle regole“.

Non ho incontrato Gennaro Oliviero e non so se lo incontrerò, per me contano i militanti e la voglia di costruire un nuovo Pd”. Aggiunge la senatrice del Pd Susanna Camusso a rispondendo a una domanda dei cronisti sulla situazione del partito a Caserta, da tempo senza un segretario e sotto accusa per la questione delle tessere gonfiate scoppiata durante la fase delle primarie; partito di cui nel Casertano Oliviero, presidente del Consiglio regionale della Campania, è esponente di peso. “Esiste questa volontà? La si trova” ha sottolineato la commissaria del Pd di Caserta Camusso.

Per come è stata pensata, l’autonomia differenziata avrà effetti sulle politiche del lavoro, in particolare su sicurezza e antinfortunistica, che rischiano di diventare materia di esclusiva competenza delle Regioni, riproducendo divari che non vanno riproposti, così come sulle politiche comuni, come quelle industriali ed energetiche. Da questo punto di vista la scelta di frantumare ulteriormente il Paese non porterà bene“. Ha concluso a Santa Maria Capua Vetere la senatrice del Pd Susanna Camusso, rispondendo ad una domanda dei cronisti sugli effetti dell’autonomia differenziata. “Non esiste politica industriale – ha chiosato la Camussodel lavoro o energetica regionale, ma vanno pensate a livello nazionale o europeo“.