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La storia di Caserta, prima ancora dei Borboni e della Reggia, raccontata attraverso le parole di 44 studenti e le opere esposte a Palazzo Acquaviva, oggi sede della prefettura, ma una volta sede della famiglia Acquaviva, già da fine 1400 nota come Acquaviva d’Aragona, una delle sette grandi casate del Regno di Napoli, tra i cui titoli vi è quello di conti e poi principi di Caserta.  “Un’applicazione pratica del principio, stabilito dalla legge, dell’alternanza scuola-lavoro, ma anche un’occasione importante per i cittadini di Caserta e non solo per riscoprire i propri tesori” commenta soddisfatto il prefetto Raffaele Ruberto, che oggi ha sottoscritto un protocollo d’intesa con le altre istituzioni impegnate nel progetto, ovvero la Reggia di Caserta, il Fai (Fondo Ambiente Italiano) e il Liceo Classico Pietro Giannone, prestigiosa scuola del capoluogo, “che ha avuto tra i suoi allievi – ricorda la dirigente scolastica Marina Campanile –  tutti personaggi che hanno dato il nome a vie e piazze di Caserta, penso al generale Pollio, a Giulio Tescione, Fulvio Renella e Giuseppe D’Amico”.

Per il direttore della Reggia Mauro Felicori, si tratta “di un’iniziativa che rende doppiamente orgogliosi, perché da un lato permette di far conoscere delle opere che preesistono alla Reggia, dando ragione così a tanti casertani che hanno sempre sostenuto che a Caserta, dal punto di vista artistico, non esiste solo il Palazzo Reale Borbonico. Dall’altro è un piccolo ma esemplare episodio di collaborazione tra istituzioni. Continuo a pensare che la Reggia non si deve chiudere, ma aprire al territorio. E poi ci sono i ragazzi che imparano lavorando. Alla Reggia ne abbiamo 300”. Il protocollo prevede l’apertura dei saloni di rappresentanza della Prefettura e della Quadreria già in occasione delle Giornate di primavera del Fai del 24 e 25 marzo prossimi. “E’ la prima volta che una prefettura, in Campania – spiega la Capo Delegazione del Fai di Caserta Donatella Cagnazzo –   apre le propria sede al pubblico. Per noi è sempre importante lavorare con gli studenti. Solo lo scorso anno, nell’ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro, abbiamo formato 500 giovani ‘Ciceroni’ ”. Dopo le due giornate del Fai, le sale storiche della Prefettura saranno aperte in occasione delle festività nazionali – per mezza giornata – del 25 aprile, del primo maggio, del due giugno e del 4 novembre. Gli studenti che faranno da guide al pubblico effettueranno anche incontri formativi con i funzionari della Reggia di Caserta, che è responsabile per le opere esposte a Palazzo Acquaviva. Il prefetto Ruberto assicura che “questo protocollo sarà replicato nel prossimo triennio”.