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Napoli – Il tribunale del Riesame di Napoli ha confermato la misura degli arresti domiciliari per il sacerdote Gianfranco Roncone, ex parroco a Presenzano (Caserta) sospeso dalla curia alla vigilia di Natale dopo l’apertura di un’inchiesta nei suoi confronti per abusi sessuali ai danni di minori. Don Roncone, originario di Sparanise, era finito ai domiciliari il sette aprile scorso su ordine del Gip del tribunale di Napoli, ma i suoi legali Renato Jappelli e Dario Mancino avevano presentato istanza al Riesame chiedendo l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari. I giudici partenopei hanno però ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di abusi sessuali ai danni di minori, in relazione a due episodi emersi nel corso delle indagini coordinate dalla Procura di Napoli e realizzate dai carabinieri della stazione di Vairano Scalo e della Compagnia di Capua; in particolare il sacerdote avrebbe molestato sessualmente un 17enne che poi lo ha denunciato. Il Riesame non ha invece ritenuto sussistenti i gravi indizi per i reati di induzione alla prostituzione minorile e detenzione di materiale pedopornografico, per i quali comunque il prete resta indagato. I carabinieri hanno infatti sequestrato a Don Roncone materiale pedopornografico, scoprendo che avrebbe indotto alla prostituzione un altro minore. Le presunte vittime sono più di tre.