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Caserta – C’è anche un giovane del Casertano, Luca Merola, tra i cinque operai che lavorano per conto della Peugeot che non riescono a tornare a casa dal Marocco per mancanza di posto sui voli aerei, a poche ore della serrata della nazione africana che chiuderà le sue frontiere. A rendere nota la vicenda, dopo aver a suo dire, inutilmente cercato di contattare la Farnesina, è la madre di uno degli operai. La donna che vive a Cassino, nel sud della provincia laziale, chiede aiuto: “Mio figlio ed altri quattro operai – racconta la donna – da giorni stanno cercando di tornare in Italia ma senza esito. Non ci sono voli disponibili e dalla Farnesina c’è un continuo rimpallo di informazioni con l’ambasciata italiana in Marocco. Sono disperati e se non riescono a partire entro qualche ora, rischiano di restare ‘prigionieri’ di un paese che domani sera chiude le frontiere. Mi rivolgo al prefetto di Frosinone, sua eccellenza Ignazio Portelli, uomo di grande umanità. Che aiuti mio figlio ed i suoi compagni di lavoro a tornare a casa. L’emergenza Coronavirus nei paesi Africani sta iniziando ora. Pensare che debbano rimanere lì mi fa impazzire“.