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Caserta – Leggerezza, voglia di comicità, ma anche attenzione all’attualità: sono gli ingredienti del cartellone 2022/23 del Teatro Lendi di Sant’Arpino firmato da Francesco Scarano, direttore artistico della sala di oltre 500 posti situata strategicamente tra Caserta e Napoli. 
Dieci serate di spettacolo tra prosa, musica, danza per la stagione nata dalla rafforzata collaborazione con il Teatro Pubblico Campano. “È una partnership in cui credo molto – spiega Scarano ad Anteprima24 -, consolidata grazie ad un legame nato in precedenza. È per me molto importante perché sono convinto che alla crescita professionale non bisogna mai porre il freno”.
Dopo un periodo di grande difficoltà che ha coinvolto anche il settore dello spettacolo dal vivo, c’è grande desiderio ed entusiasmo di riportare più pubblico possibile a teatro. Gli ultimi spettacoli della scorsa stagione hanno messo in evidenza la grande voglia della cittadinanza di tornare in sala. Ed è proprio da questi presupposti che è nata la nuova stagione del Lendi: “È un lavoro che viene fuori dopo un periodo buio, difficile, a causa del Covid. Ciò nonostante, lo scorso anno siamo riusciti a mettere in piedi un cartellone ‘di passaggio’ – osserva il direttore artistico – in vista di questa nuova stagione. Molti erano ancora titubanti, preferivano mettere su spettacoli con pochi attori o comunque meno impegnativi dal punto di vista produttivo. Quest’anno, fortunatamente, il mercato ha iniziato a proporre novità e spettacoli più importanti”. 
Già, la pandemia, la paventata chiusura, la crisi economica. Anni difficili alla guida del teatro della città che, nonostante tutto, è sopravvissuto. La stagione parte con un cartellone di tutto rispetto, anzi, “brillante” precisa Scarano “perché gli ospiti in programma sono tutti numeri dieci”.
Primo appuntamento il 16 novembre con Carlo Buccirosso in ‘L’erba del vicino è sempre più verde’, anteprima nazionale. Protagonisti degli spettacoli, fino al 21 aprile 2023, saranno Silvio Orlando, Massimo Masiello, Stefano De Martino, Francesco Cicchella, Biagio Izzo (in anteprima nazionale con ‘La coppia strana’). A partire dal 23 e fino al 25 Novembre arriva ‘Mettici la mano’ di Maurizio De Giovanni con Antonio Milo, Adriano Falivene ed Elisabetta Mirra per la regia di Alessandro D’Alatri. Dalla straordinaria penna del noto scrittore partenopeo, due tra i volti più colorati si staccheranno dalle vicende del filone corale del ‘Commissario Ricciardi‘ e torneranno a raccontarsi con il pubblico, ma questa volta dal vivo: il brigadiere Maione e il femminiello Bambinella.
Dal 6 all’8 Dicembre va poi in scena Alessandro Siani con lo spettacolo ‘Extra libertà Live Tour (new Edition)’. Si prosegue dal 25 al 27 Gennaio con Sal Da Vinci ed il suo ‘Masaniello Revolution‘, per poi chiudere la stagione con Cristina Donadio, Capone Bungt Bangt e Solis sting quartet in ‘Strativari‘. 

Scarano come avete costruito questo cartellone?
“Gli spettacoli sono un po’ ad immagine e somiglianza del pubblico, nel senso che per accontentare gli spettatori cerchiamo sempre di portare spettacoli che sappiamo interessano ed entusiasmano maggiormente. Poi si cerca anche di portare delle novità, degli show nuovi affinché possano incuriosire e catturare ulteriormente l’attenzione del pubblico”. 
È in corso la nuova campagna abbonamenti. Come sta rispondendo il pubblico? 
“Sta rispondendo in maniera immediata anche su spettacoli a lungo termine, come quelli di marzo, aprile, e questa è la cosa che più mi meraviglia e mi rende felice. La pandemia ci ha insegnato di dover vivere al massimo la vita soprattutto nelle cose belle, che ci fanno divertire ed emozionare, e cercare di evitare di rimandare ogni cosa. Noto un grande piacere da parte del pubblico a venire a teatro, con serenità. La prevendita sta andando molto bene, abbiamo 10 spettacoli in abbonamento che rappresentano un po’ tutte le tipologie degli show teatrali: dal musical alla commedia brillante fino alla prosa: chi sceglie il teatro Lendi sa che trova un cartellone molto diversificato”. 

Che stagione sarà per il Lendi?                                                                                  “Le impressioni sono più che positive. Gli artisti che abbiamo inserito in cartellone sono tutti già conosciuti e collaudati a livello teatrale, quindi se il buongiorno si vede dal mattino faremo una stagione molto importante, entusiasmante, che porterà sicuramente grandi risultati in termini di gradimento. Da parte nostra c’è tanta voglia di fare, di organizzare tutto al meglio per far vivere il teatro a 360 gradi al pubblico senza trascurare nulla. Uno degli apprezzamenti più belli che ricevo spesso dal pubblico è il fatto di riuscire a portare in provincia spettacoli solitamente fruibili solo in città. E quindi è ancor più importante per me riuscire ad occuparsi di cultura in un territorio povero dal punto di vista dell’intrattenimento, dello svago. Posso dire con fermezza che il Teatro Lendi è un faro culturale per questo territorio”.