- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Caserta – Lamentano la “costante di disapplicazione sia di accordi sottoscritti in sede locale che di ordini di servizio diramati dalla stessa amministrazione, e una disorganizzazione amministrativa” i sei sindacati dei lavoratori in servizio alla Reggia di Caserta che hanno deciso di interrompere le relazioni con la direttrice Tiziana Maffei; una decisione presa al termine di un’infuocata e partecipata assemblea dei lavoratori e dei loro rappresentanti, tenutasi martedì 23 febbraio.

In particolare le sei sigle – Cgil, Cisl, Uil, Flp, Unsa e Usb – contestano violazioni nella contrattazione decentrata, ovvero di non aver ancora ricevuto il verbale della contrattazione del 13 gennaio 2021 “in totale dispregio delle relazioni sindacali e dei suoi rappresentanti”. I rappresentanti sindacali parlano poi di “ordini di servizio contrastanti”, come quelli relativi alla rotazione dei coordinatori, facendo riferimento all’annullamento dell’OdS numero 28 del 23 dicembre scorso sulla rotazione dei coordinatori e l’emanazione di un interpello per il nuovo Coordinamento nel rispetto di un ordine di servizio precedente, del marzo 2020, che fissa ad un anno la durata in carica dei coordinatori.

Giova ricordare – scrivono i sindacati in una nota inviata al Ministero e alla direzione regionale dei beni culturali – che la dirigente ammetteva di aver commesso un errore al quale avrebbe subito posto rimedio. Ad oggi, tutto tace e in vigore vi sono due Ordini di Servizio contrastanti”.

Altra questione controversa riguarda l’istituzione della Banca ore, stabilita in seguito a specifica contrattazione, la cui “applicazione non è ancora avvenuta causa mancata organizzazione dell’Amministrazione sulle modalità di applicazione. Infatti – scrivono i sindacati – la situazione è talmente caotica e critica che, nel tentativo di risolvere le numerose incongruenze gestionali, in particolare sui calcoli delle ore accumulate dai singoli dipendenti, sono state azzerate tutte le elaborazioni delle presenze dal 1 gennaio al 18 febbraio 2021 al fine di far quadrare tutti i calcoli, con il risultato che l’ufficio preposto dovrà inserire nuovamente tutti i dati. La Reggia di Caserta è l’unico Istituto del Mibac sul territorio nazionale che ha la gestione del sistema rilevazione presenze Europaweb affidato completamente, per tutte le modifiche da effettuare di volta in volta, a Roma e con un riferimento in sede nella persona di un dipendente Ales che dovrebbe svolgere, esclusivamente, il ruolo di supporto amministrativo e non di funzionario interno”.

Altra contestazione riguarda i ritardi negli adempimenti amministrativi relativi ai progetti locali, che saranno pagati ai lavoratori con un anno di ritardo, cioè tra settembre e ottobre 2021, mentre invece sarebbero dovuti essere liquidati per fine 2020. I sindacati lamentano poi di essere stati esclusi da ogni decisione relativa all’applicazione in concreto del protocollo per le restrizioni anti-Covid, e che “è rimasta lettera morta” la richiesta di aver un rappresentante per ogni sigla nel Comitato per il Covid. “Negli ultimi mesi – sottolineano infine i sindacati – abbiamo assistito a un incremento esponenziale delle domande di mobilità dalla Reggia di Caserta verso altri istituti. Numerosi, infatti, sono i colleghi che – dopo anche 30 anni di servizio – hanno chiesto negli ultimi mesi di andare via a causa del clima lavorativo divenuto insostenibile. Alcuni ci sono riusciti, altri hanno intrapreso le vie legali pur di andare altrove. E molti altri si stanno informando sulla possibilità di essere distaccati”.