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Incontro positivo tra i sindacati e i vertici dell’Eda Caserta, l’ente d’ambito che per legge dovrebbe subentrare a Comuni e Provincia nella gestione dei ciclo integrato dei rifiuti, gestendo dunque raccolta, smaltimento, trasporto e impianti. Alla riunione hanno preso parte il direttore generale dell’Eda Agostino Sorà e il presidente Antonio Mirra, che è sindaco di Santa Maria Capua Vetere, dal momento che l’Eda è formato dai 104 Comuni del Casertano e delibera tramite l’assemblea dei sindaci; ai rappresentanti dei lavoratori (FP-CGIL, FIT-CISL, Uil Trasporti e FIADEL) è stato assicurato che tutti i dipendenti in servizio presso i Comuni e quelli addetti agli impianti di gestione provinciale, saranno soggetti al passaggio di cantiere previsto per legge e passeranno dunque nella società – dovrebbe essere uno Newco a totale partecipazione pubblica – che l’Eda ha intenzione di creare; in caso di personale carente come numero, si procederà ad attingere dal bacino degli addetti del Consorzio Unico delle Province di Caserta e Napoli (Cub). 

Al momento l’Eda ha adottato il Piano d’Ambito, che riorganizza il ciclo integrato dei rifiuti con un piano economico-finanziario relativo alla sostenibilità della gestione ma, soprattutto, fissa il principio dell’autonomia impiantistica del territorio provinciale. E se con i Comuni non sembrano esserci problemi circa il trasferimento di competenze, non è la stessa cosa con la Provincia di Caserta, che gestisce tramite la società pubblica Gisec otto impianti nel Casertano, tra cui lo Stir, la discarica Marruzzella, il sito di trasferenza di Lo Uttaro a Caserta. Ai sindacati Mirra ha spiegato che “la legge regionale 14/2016, all’articolo 40 comma 3, prevede che le società provinciali continuano a svolgere le funzioni alle stesse assegnate fino alla data dell’effettivo avvio di esercizio da parte del nuovo soggetto gestore individuato da parte dell’Eda”, e aver “inviato due note al Presidente della Provincia di Caserta, la prima per definire, previo incontro tra le parti, il passaggio di proprietà degli impianti attualmente gestiti dalla società provinciale Gisec Spa, e l’altra per valutare la possibilità di acquisire la proprietà delle quote sociali della stessa società.

Rispetto alla prima richiesta la Provincia ha comunicato che intende procedere all’impugnativa giudiziale della normativa regionale, mentre per la seconda richiesta non è ancora pervenuto riscontro”.