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Santa Maria Capua Vetere (Ce) – “Dopo oltre un anno di durissime restrizioni Covid, tutto ci saremmo aspettati tranne che vederci anche vietato l’accesso dall’ingresso principale del Tribunale Penale di Santa Maria Capua Vetere e dirottati verso un varco di servizio, angusto ed inadeguato, posizionato nel parcheggio dei dipendenti del Tribunale con affianco un bel deposito di rifiuti”. È quanto afferma con tono polemico il presidente della Camera Penale del Foro di Santa Maria Capua Vetere, Petrillo.

“Come se non bastassero tutti i limiti e gli ostacoli della pandemia. E, come è ormai prassi, senza che l’ennesima decisione sulle modalità di accesso al Tribunale fosse stata oggetto di un pur minima interlocuzione con la Camera Penale, nonostante con una nota del 25 maggio scorso avessimo sollecitato i vertici degli Uffici Giudiziari sammaritani a convocare un tavolo tecnico. Ma mentre con la Procura della Repubblica – aggiunge Petrilloquesto confronto c’è stato il 18 giugno, ed ha prodotto provvedimenti di buon senso, nessuna convocazione su questo tema è pervenuta dalla Presidenza del Tribunale e dall’Ufficio di Sorveglianza. E sinceramente non si comprendono le ragioni di questo atteggiamento.

“Se la ragione è evitare affollamenti e rallentamenti all’ingresso principale – queste le motivazioni ufficiali che si leggono nel decreto – dove già è previsto un varco esclusivo per gli avvocati sui 4 esistenti, allora il nuovo varco doveva essere predisposto in aggiunta al primo, non in sua sostituzione. E avrebbe dovuto essere adeguato e non stretto, con i gradini rotti, privo di corrimano e di una rampa per i portatori di handicap e con affianco un bel deposito di rifiuti. La Camera Penale prenderà tutti i provvedimenti del caso ed in tutte le sedi per la revoca della decisione assunta dalla Presidenza del Tribunale” conclude Petrillo.