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Caserta – “Caserta e l’intera provincia rappresentano, in tema di trasporto pubblico, la negatività assoluta”.  Lo scrivono le segreterie provinciali di Caserta dei sindacati dei trasporti (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti) in una nota in cui ribadiscono le ragioni dello sciopero dei lavoratori della categoria fissato per la giornata di domani, 26 marzo, a livello nazionale, soprattutto per protestare contro il mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. Ma nel Casertano l’astensione assume un valore ancora più significativo, visti gli enormi problemi del trasporto pubblico locale, che crea disagi ai cittadini-utenti. “Ci sono ancora più motivi per protestare domani nel Casertano” dicono i segretari Angelo Lustro (Filt-Cgil), Pasquale Federico (Fit-Cisl) e Vincenzo Sperlongano (Uiltrasporti).

“Manca – spiegano – un adeguato piano dei trasporti, integrato ed intermodale. La sola città di Caserta, poi rappresenta l’emblema della provincia stessa, per una città dove mancano corsie preferenziali. Le piste ciclabili presenti, sono inadeguate e insicure. Manca un Terminal Bus che non può essere sostituito da quattro marciapiedi davanti la stazione ferroviaria della Città. Le strade poi con buche ed in alcuni tratti vere e proprie voragini, sono davvero da guinness dei primati, riconoscendo la bravura degli automobilisti a cercare di evitarle, ma quando piove difficile vederle e tutto questo in barba alla sicurezza stradale e senza contare i danni agli automezzi”.