- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

I carabinieri del Gruppo Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente di Napoli, insieme con la Guardia di Finanza, stanno apponendo i sigilli, in un mega parcheggio che si trova nella zona di Castel Volturno, in provincia di Caserta, a circa 200 camion appartenenti a una delle società finite nella lista dei beni da sequestrare ai fratelli imprenditori Giovanni e Michele Fontana. Entrambi, secondo due collaboratori di giustizia eccellenti come Giuseppe Misso e Michele Barone, sono stati fondamentali per gli affari dell’ex primula rossa del clan dei Casalesi Michele Zagaria. Secondo gli investigatori, infatti, proprio grazie all’appoggio della mafia casalese i Fontana sono riusciti far diventare le loro aziende leader nel trasporto e nella gestione dei rifiuti. Il provvedimento di sequestro del giudice di Santa Maria Capua Vetere è stato adottato a seguito della revoca del controllo giudiziario di una società dei due imprenditori nei confronti dei quali sono emersi plurimi elementi “idonei a fondare un giudizio di pericolosità sociale e a far ritenere che il loro patrimonio si sia formato e sia stato incrementato negli anni grazie ad attività illecite”. Le indagini patrimoniali hanno evidenziato una evidente sproporzione, nel periodo 2002-2021, tra i redditi dei due imprenditori e dei rispettivi nuclei familiari e le relative possidenze. 

Villa Literno, imprenditori amici dei narcos: sequestro di beni per oltre 50 milioni – VIDEO