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Caserta –   Ad un mese e mezzo dall’inizio dell’anno scolastico sono ancora fermi i servizi di assistenza scolastica e di trasporto disabili a Caserta e negli altri tre comuni che compongono l’Ambito C1, ovvero San Nicola la Strada, Casagiove e Castel Morrone. Fermi anche i servizi di tutoraggio educativo per minori e il centro polifunzionale per disabili. Tanti i disagi per le oltre cento famiglie di persone svantaggiate che avrebbero diritto all’assistenza da parte dei Comuni; molti disabili, ma anche minori che vivono in contesti socio-culturali ed economici difficili, sono costretti così a restare a casa perdendo un’importante opportunità di socializzazione e di crescita.

L’Ugl Caserta, unico sindacato che da anni denuncia gli sprechi e la mancanza di efficienza nel settore, segnala ancora una volta la grave situazione che si è venuta a creare. “Sono inaccettabili – dice il segretario generale dell’Ugl Caserta Sergio D’Angelo – i ritardi nell’espletamento delle procedure per l’attivazione dei servizi. Si effettuino procedure di urgenza  a tutela dei diritti dei cittadini svantaggiati  e clausole sociali a tutela dei lavoratori. L’Ambito ha i soldi per riattivare i servizi, abbiamo chiesto una riunione ma ancora non riceviamo risposta”.

La mancata partenza dei servizi è strettamente legata al problema connesso dei ritardi nella corresponsione degli stipendi agli operatori delle coop o delle società che per conto dell’Ambito C1 assistono le persone svantaggiate; in media ci sono ritardi di 6-7 mesi, dovuti alla lentezza con cui i Comuni pagano le proprie quote all’Ambito; “eppure – prosegue D’Angelo – gli operatori non hanno mai incrociato le braccia e ogni giorni continuano a lavorare per garantire diritti essenziali a persone con gravi problemi, che non meritano di essere escluse per colpa della burocrazia e dell’incompetenza” conclude il sindacalista.