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Per onor di cronaca ristabiliamo la verità. Di queste cifre di ristoro l’amministrazione sammaritana non ne era a conoscenza, nonostante l’Unità Tecnica Amministrativa (UTA) aveva provveduto ad informarli. Lo scorso 2 agosto, era stata la senatrice Vilma Moronese, accompagnata dai consiglieri comunali Angelo Alfano e Silvia Cauli, ad interloquire con il Sindaco Antonio Mirra informandolo che vi erano le condizioni per portare avanti l’iter amministrativo al fine di ottenere in tempi brevi il ristoro ambientale dovuto al Comune, per aver ospitato circa 1.4 milioni di tonnellate di rifiuti durante l’emergenza rifiuti in Campania dal 2001 al 2005, e che lo stesso ammontava a circa 3 Milioni di euro.

Si è proceduto dunque in prima battuta alla definizione esatta dell’importo, grazie ad un incontro svolto presso gli uffici dell’Unità Tecnico Amministrativa di Napoli organizzato dalla Senatrice Vilma Moronese Presidente della commissione ambiente del Senato con il Sindaco Mirra e con il Dirigente Amministrativo dell’Unità.

Solo successivamente l’UTA ha sottoposto al Comune una proposta di piano di rientro che ha permesso all’ente locale di ottenere a stretto giro una prima rata del ristoro, pianificando poi il pagamento della restante somma.

È singolare che il Sindaco ometta questi particolari agli organi di informazione, che reputiamo non di secondaria importanza.

Inoltre, vorremmo che queste somme che arriveranno a Santa Maria Capua Vetere, che ripetiamo, grazie al lavoro del MoVimento 5 Stelle e collaborando in modo pieno con il Comune, possano essere impiegate bene e che vadano ad avvantaggiare i cittadini in modo tangibile,  anche decidendo la destinazione in opere o servizi assieme ai cittadini stessi come era stato concordato con il Sindaco quando lo informammo che Santa Maria Capua Vetere vantava questo credito milionario che mai nessuno si era preoccupato di riscuotere prima del nostro intervento.