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Caserta – Confisca da circa 25milioni di euro per l’imprenditore casertano operante nel settore sanitario, nonché editore dell’emittente campana Tv Luna, Pasquale Piccirillo, 56 anni. A disporla la sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) su richiesta della Procura guidata da Maria Antonietta Troncone. A carico dell’imprenditore è stato emessa anche la misura della sorveglianza speciale per due anni. Sono stati i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caserta ad eseguire i provvedimenti di confisca di beni mobili e immobili – in particolari 15 auto, una moto e 98 immobili ubicati tra Caserta, Latina, Napoli, Avellino, L’Aquila e in Svizzera – di quote azionarie, conti correnti e aziende riconducibili a Piccirillo, tra cui la società ritenuti dagli inquirenti la “cassaforte” usata quale schermo per poter disporre del patrimonio che sarebbe stato accumulato illecitamente. La confisca è l’esito di indagini che hanno coinvolto negli ultimi anni l’imprenditore, cui la Procura ha contestato la truffa aggravata in relazione ai contributi statali ricevuti per le sue testate giornalistiche, il riciclaggio, l’appropriazione indebita, e delitti tributati come l’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Dalle indagini patrimoniali realizzate dalla Finanza, si legge nella nota della Procura, è emersa così per Piccirillo una “pericolosità sociale” del tipo economico-finanziaria. Già nel marzo 2018, la Procura di Santa Maria Capua Vetere sequestrò così l’intero patrimonio di Piccirillo, dando il via al procedimento davanti alla sezione misure di prevenzione del Tribunale; i giudici, dopo una complessa istruttoria, hanno accertato la “pericolosità sociale” di Piccirillo disponendo la confisca di tutti i suoi beni.