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Caserta – Stavano progettando l’omicidio di uno spacciatore di droga concorrente, ma prima di mettere in atto il loro intento criminale sono stati arrestati dai carabinieri, che li tenevano da un po’ sotto controllo grazie all’ascolto dei cellulari. In manette sono così finiti due pregiudicati per reati di droga di 38 e 24 anni, ritenuti anche facenti parte di una banda specializzata nel rapinare i Rolex in tutta Italia; i due sono stati catturati dai carabinieri in un albergo di Varcaturo, frazione balneare di Giugliano in Campania (Napoli), dove alloggiavano da qualche mese.

Nella stanza d’hotel dove vivevano i due, i militari della Compagnia di Aversa hanno rinvenuto alcune dosi di cocaina con un bilancino di precisione, 1400 euro in contanti, una pistola a tamburo Smith&Wesson, risultata rubata, con all’interno un proiettile calibro 38 special e 34 proiettili calibro 9 luger.

Le indagini coordinate dalle Procura di Napoli Nord (Procuratore Maria Antonietta Troncone) sono partite proprio da una rapina commessa a Lusciano, nel Casertano, dove i due banditi spararono verso il conducente di un’auto per impossessarsi del costoso rolex. E’ poi emerso che gli indagati, dediti anche allo spacico di droga, stavano progettando di eliminare un pusher attivo a Varcaturo che avrebbe loro permesso di conquistare importanti spazi criminali sul territorio, e salire i “gradini” della criminalità organizzata.

E’ nipote di Francesco Iadonisi, elemento di vertice dell’omonimo gruppo camorristico diel quartiere Fuorigrotta di Napoli, uno dei due rapinatori di Rolex e pusher arrestati dai carabinieri di Aversa (Caserta): si tratta di Enzo Iadonisi, 38enne con precedenti, finito in carcere insieme con il complice incensurato Giuseppe Ciotola, 24 anni, presi lo scorso 2 ottobre nel corso di un blitz in una stanza di albergo in località Varcaturo di Giugliano in Campania, hinterland a nordo del capoluogo partenopeo.

Il blitz dei militari ha evitato almeno un omicidio se si considera che, durante l’attività investigativa, gli investigatori sono riusciti a intercettare conversazioni con chiari riferimenti ai loro intenti futuri, finalizzati a scalare posizioni nell’ambiente criminale nel Napoletano (“io e te Peppe usciamo con quella cosa mitragliamo dieci macchine…”). 

I due avevano stabilito la loro base in un hotel del Napoletano anche per tenersi lontani dagli scontri in atto a Fuorigrotta che vedono protagonisti gruppi camorristici rivali. Nella stanza di albergo perquisita dai carabinieri dopo il blitz, sono stati trovati droga, denaro, un revolver Smith & Wesson ma soprattutto dei cellulari grazie ai quali è stato possibile capire che la coppia aveva a disposizione una mitraglietta.

Negli archivi dei telefoni sono state trovate le foto raffiguranti le entrambe le armi, sul letto, e anche le foto dei Rolex che Iadonisi e Ciotola rubavano per finanziare l’acquisto della sostanze stupefacente da spacciare. Non è escluso, inoltre, che i due consumassero a loro volta la droga. Davanti all’hotel dove avevano stabilito la loro base, dove spacciavano e dove sono stati anche arrestati, è stato trovato lo scooter utilizzato per la rapina messa a segno lo scorso agosto a Lusciano, durante la quale le due vittime, una coppia, sono rimaste ferite da un colpo di pistola esploso dai rapinatori.