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Caserta – Mentre in tutta Italia i lavoratori del colosso delle costruzioni Condotte – da qualche giorno posto in amministrazione straordinaria con la nomina di tre commissari – stanno per ricevere il pagamento degli stipendi arretrati, resta ancora bloccata invece la situazione per i 67 dipendenti in servizio al cantiere del Policlicnico di Caserta – avanzano quasi sei mensilità – infrastruttura da 150 milioni di euro tra le più importanti della Campania e del Sud, che il Governatore Vincenzo De Luca aveva rilanciato nel marzo 2017, facendo ripartire i lavori dopo oltre due anni e mezzo di rallentamenti dovuti sia ai ritardi nei pagamenti da parte degli enti proprietari (Miur, Ministero della Sanità e Regione, ndr) che a lentezze burocratiche legate alla necessità di apportare varianti al progetto originario. I problemi finanziari di Condotte, proprietaria del 99% delle quote del consorzio Concorsu che sta realizzando l’opera, hanno bloccato nuovamente il cantiere, ormai fermo fa mesi visto che sono andati via i subappaltatori e i fornitori hanno chiuso i rubinetti.

L’inghippo burocratico che non consente per ora ai lavoratori casertani di ricevere le retribuzioni è che loro sono formalmente dipendenti di Concorsu, e non di Condotte, sebbene la storica società di costruzioni possieda quasi tutte le quote del Consorzio. A fine luglio, prima che Condotte finisse in amministrazione straordinaria, circa la metà dei lavoratori del Policlinico, al fine di riavere i salari, ha presentanto ingiunzione di pagamento alla società di costruzioni, a Concorsu e anche all’Università della Campania Luigi Vanvitelli, committente e proprietaria dell’opera insieme alla Regione. L’Ateneo dovrebbe infatti ancora liquidare al Consorzio una somma di 13 milioni di euro relativo all’avanzamento dell’opera. La sensazione è che i soldi degli stipendi – almeno una parte – potrebbe arrivare entro qualche settimana, ma la vera sfida sarà far ripartire il Policlinico, opera la cui realizzazione fu avviata nel 2003 ma che ha subito numerosi stop negli anni a causa anche dei problemi del primo appaltatore, l’Immobilgi Federici Stirling Spa, che nel 2009 rescisse il contratto con i committenti. Il nuovo cronoprogramma annunciato lo scorso anno dal Governatore De Luca, prevedeva l’ultimazione nel 2020, ma i tempi, complice i problemi di Condotte, è probabile che si allunghino