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Non siamo terroristi, tutti devono saperlo a Sparanise“. Lo grida forte, tramite il legale Francesco Fabozzi, la moglie di Endri Elezi, il 28enne albanese arrestato dalla Polizia di Stato la sera del 21 aprile a Sparanise, nel Casertano, perché colpito da un mandato d’arresto europeo emesso dalle autorità francesi, che lo accusano di aver fornito una pistola e un fucile a Mohamed LahouaiejBouhlel, autore dell’attentato terroristico commesso a Nizza il 14 luglio 2016, che costò la vita ad ottantasei persone.

La donna – si chiama Denisa – sotto choc per l’arresto e anche per l’accostamento del marito al terrorismo, “vuole rassicurare – spiega l’avvocato Fabozzi – quanti pensano oggi, a Sparanise, che tra di loro si siano nascosti terroristi; ci tiene inoltre ad affermare la più totale estraneità del marito a tali ambienti“. Elezi vive con la moglie e il figlio di 4 anni in via Solimene, strada centrale di Sparanise.