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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Veronica Felaco, sostenitrice del Pd e profodamente delusa dall’onorevole Francesco Boccia:

“Lettera aperta all’ On.le Francesco Boccia”

Caro On.le Boccia in questi ultimi mesi abbiamo letto le sue accuse ai tesserati di Caserta che sono stati chiamati “dopati”, significando sostanzialmente con ciò che gran parte di noi sono  falsi. A seguito di queste dicerie che sono girate su tanti giornali il tesseramento a Caserta è andato in tilt e sono stati cancellati centinaia di dem iscritti al PD da anni.

Sono Felaco Veronica iscritta al PD da dieci anni, dall’età di 25 anni, sono stata una millenians, componente della Direzione nazionale nel 2017/18, appartenente alla tua stessa corrente ed ora, pur avendo pagato la tessera regolarmente, sono stata cancellata dall’anagrafe degli iscritti  senza motivazione o forse perché sono la nipote del Presidente Oliviero? Insieme a me avete cancellato dall’anagrafe tutta la mia famiglia, mio marito, mio padre, i miei suoceri, i miei amici …iscritti storici al PD… e pur  avendo fatto ricorso in autotutela alla commissione non ci avete riammessi perché il fine recondito risulta essere altro vero?  Eliminare mio zio e tutti noi con lui… per cui siamo stati costretti a rivolgerci agli avvocati ed a tutelare i nostri diritti davanti ad un Tribunale, imparziale. Non ci devi demonizzare pure per questo!

Ricordo On.le tutte le riunioni fatte con te prima delle Direzioni Nazionali in quel di Roma, per me giovane donna a quel tavolo mi sembravi un gigante della politica ed ora non riesco a credere a che punto sei arrivato pur di far vincere la tua mozione definisci tutti noi, che non ci rassegniamo ad essere cancellati ingiustamente, pilotati da un oscuro signore delle tessere?!

Direi che sarebbe opportuno pensare al male che state facendo al PD a Caserta tutti voi che ci aizzate la stampa contro solo perché noi siamo con Bonaccini e non con la tua mozione che sarebbe in netta minoranza se noi non fossimo cancellati. Con i tuoi comunicati stampa, senza confronto, stai facendo ancora una volta male al partito in un momento storico che ci vede in grossa difficoltà ed a cui non serve andare al congresso con il suo popolo decimato da dicerie malevoli finalizzate solo a colpire una parte… si ci siamo rivolti alla giustizia ma  di questo ne devi dare colpa solo a te stesso e alla campagna mediatica creata ad arte contro di noi!

Ora per favore prendete nota di tutti noi che abbiamo fatto ricorso alla giustizia, di noi  dopati… siamo veri, tesserati e democratici… non siamo solo tessere ma persone in carne ed ossa. Ora chiedeteci scusa per il mare di fango che ci avete buttato addosso ed assumetevi la responsabilità politica dei vostri comportamenti davanti a tutti!”