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All’Ospedale Pausilipon, a Napoli, per la prima volta, sono state somministrate le Car T per il trattamento di una grave forma di Leucemia. Destinatario dell’innovativo trattamento un piccolo paziente di quasi 4 anni affetto da una forma di Leucemia linfoblastica acuta (Lla) di tipo B resistente alle terapie.
Al bimbo, infatti, già sottoposto a trapianto di midollo nel maggio dell’anno scorso, a novembre è stata diagnosticata una recidiva del tumore.
Dopo una attenta valutazione clinica, il team della Struttura Complessa Trapianto di Cellule Ematopoietiche e Terapie Cellulari dell’Aorn Santobono-Pausilipon, diretta dal dr. Francesco Paolo Tambaro, ha deciso di procedere con la somministrazione di Car T come opzione terapeutica.
Quella con Car T (Chimeric Antigens Receptor Cells-T) è una terapia estremamente innovativa e personalizzata che può essere somministrata solo in presenza di precise indicazioni cliniche e che sfrutta il potenziale delle cellule T presenti nel sistema immunitario, che vengono modificate geneticamente per attaccare e distruggere le cellule cancerogene in maniera mirata ed efficace anche in quei pazienti che, purtroppo, non rispondono alle cure tradizionali o al trapianto.
Una volta verificato che il piccolo paziente era candidabile a questa delicata procedura, sono stati prelevati i linfociti che, dopo essere stati trattati e modificati geneticamente, sono stati infusi lo scorso mese di febbraio.
Il piccolo è attualmente sotto stretto monitoraggio e sarà a breve sottoposto a dimissione protetta, ma i medici sono cautamente ottimisti.
I prossimi mesi saranno determinanti per la valutazione dello stato clinico e per monitorare la remissione della malattia.
Per la prima volta in Campania e in tutto il Sud Italia si utilizzano le Car T su un paziente pediatrico. Si tratta di un risultato importantissimo per la sanità pediatrica regionale. La terapia genica è il futuro e offre una nuova speranza terapeutica per i piccoli pazienti affetti da tumori del sangue resistenti alle terapie tradizionali che, prima, erano costretti a rivolgersi a centri fuori regione”, è il commento di Rodolfo Conenna, direttore generale dell’Aorn Santobono-Pausilipon.