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Torre Annunziata – Agguato in strada per punire la relazione extraconiugale con la moglie del boss, si chiude il cerchio intorno al commando del clan Gallo-Cavalieri. All’alba di oggi i carabinieri della compagnia di Torre Annunziata hanno arrestato, in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale oplontino, due soggetti ritenuti dagli inquirenti gli autore del tentato omicidio di Vittorio Nappi. Gli indagati devono anche rispondere del reato di detenzione e porto illegale di armi.
L’indagine, partita nel gennaio scorso e andata in porto a maggio, è nata all’indomani dell’esplosione di una raffica di piombo all’indirizzo di un’auto in transito in via Cuparella, a Torre Annunziata. A bordo della vettura viaggiavano due giovani oplontini. Uno di loro, appena ventenne, rimase gravemente colpito e ferito al torace.
Schiaccianti gli elementi probatori che gli investigatori dell’Arma avrebbero fin qui raccolto a carico degli indagati, entrambi ritenuti organici al cartello camorristico dei Gallo-Cavalieri. Uno dei due, in particolare, è il figlio di Francesco Gallo, alias “’o Pisiello”, da tempo detenuto in regime di carcere duro. Il movente del delitto è stato inquadrato nei dissidi familiari intercorsi tra il giovane rampollo di “mala” e la famiglia della madre, parente di una delle vittime, esplosi a causa della relazione extraconiugale tra la moglie del boss Francesco Gallo e un affiliato al rivale clan Gionta.