- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Napoli –  Carlo Ancelotti presenta alla stampa la sfida-scudetto contro la Juventus.  Alla vigilia della super sfida di Torino il mister partenopeo non anticipa nulla sulla formazione che schiererà in campo ma ammette “è un esame importante per capire meglio in che momento siamo, sono fiducioso”.

Formazione: “Non darò nessun nome. Ci siamo allenati, stiamo tutti bene. L’unico problema per questa partita sarà scegliere. La squadra sta bene ed è motivata. Più di 11 meriterebbero di giocare contro la Juve per quello che hanno dimostrato nelle ultime partite, è un problema mio”. “Cosa dico per motivare la squadra? La squadra è già motivata quando si giocano queste partite, meno si parla e meno danni si fanno”. “Koulibaly? È sicuramente un grande giocatore, ha molta esperienza ed è uno dei migliori centrali al mondo”. “I portieri? Ospina e Karnezis sono migliorati molto in questo periodo, mi danno le stesse garanzie e la stessa fiducia, per questo li ho alternati. E aspettiamo con pazienza il ritorno di Meret”. “Come sta Ghoulam? Bisogna procedere con cautela, è già andato sul campo e sta lavorando individualmente. Sta lavorando per recuperare forma e tono muscolare”. “Mertens? Sta bene, col Torino ha mostrato buona condizione ed è stata la chiave del risultato”.

Juventus: “Cosa significa tornare a Torino? Fa parte del passato, non lo considero un neo. Fu negativa per risultati, ma mi aiutò a crescere ed a capire come funziona l’organizzazione societaria. Non la considero negativa, poi c’è eccitazione per giocare una grande partita, ma c’è serenità“. “Allegri? Ha grande esperienza, conosce benissismo come giochiamo e cosa abbiamo cambiato. Non credo abbia particolari preoccupazioni, ormai nel calcio non ci sono più segreti. Un grande allenatore, esperto e pratico, tira fuori il meglio da ciò che ha”.

Insigne vs Ronaldo: “Non sono scontri individuali, sarà Juve contro Napoli, due squadre che vorranno fare la partita e chi giocherà meglio vincerà. Che effetto mi fa ritrovare Ronaldo? Per Ronaldo nutro infinita riconoscenza. Al di là dei gol che ha fatto quando ero a Madrid, mi ha colpito per le sue qualità umane e professionali. Sono felice che sia in Italia, credo che sia un valore aggiunto per il calcio italiano. Pallone d’Oro? Per me dovrebbe sempre vincerlo lui, ma va bene anche se premiano Modric, giocatore a cui sono molto affezionato”. Sulla crescita di Insigne: “Sta giocando in una posizione diversa, ci sta dando dei vantaggi. Credo sia contento di giocare lì e continueremo a farlo. Il lavoro difensivo degli attaccanti mi sta soddisfacendo molto”. Callejon? Ha grande esperienza, è importante. Sa sempre bene quello che deve fare nelle due fasi. Considerando che è una squadra giovane, il fatto di avere giocatori più esperti è di aiuto”.

Condizione fisica: “Dobbiamo tenere in considerazione quello che abbiamo fatto, siamo passati attraverso a difficoltà superate grazie soprattutto all’intelligenza della squadra. Senza autocritica è difficile migliorarsi. Qui c’è stata e siamo migliorati molto in fretta”. “Sono qui non a pettinare le bambole, ma vorrei portare a casa qualcosa in questa stagione. Lavoriamo per questo, ci sono le condizioni per farlo. Qui c’è tutto: società organizzata, rosa di qualità ed entusiasmo di una città intera”.