Stava per annegare a Marechiaro, a Napoli, dove quasi tutti i giorni si tuffa per fare due bracciate: il regista e sceneggiatore Antonio Capuano, 83 anni, è stato travolto dalle onde, ma alcuni giovani lo hanno raggiunto e salvato.
La brutta avventura risale allo scorso 26 luglio e Capuano la racconta oggi al Mattino. “Sono stato travolto da un’onda. Sembrava una montagna”, dice Capuano, capofila di una lunga schiera di registi napoletani, tra cui un sempre grato Paolo Sorrentino, e della cosiddetta scuola Vesuviana.
“Non ho capito più niente. Le mie energie erano naufragate. I polmoni pieni di acqua di mare, mi hanno detto i medici in ospedale. Dopo, ho abbracciato e baciato quelli che mi hanno salvato. Ho già ripreso a tuffarmi”. Quelli che lo hanno salvato sono alcuni ragazzi che si trovavano sugli scogli di Posillipo. Il regista viene travolto dal mare grosso dopo poche bracciate. Non ha la forza per opporsi e così decide di lasciarsi trasportare dalle onde.
Visti i giovani, agita le braccia. Quelli prima pensano che li stesse semplicemente salutando, poi capiscono che aveva bisogno di aiuto. Si tuffano, lo raggiungono e lo portano in salvo, adagiandolo su una sedia del Porticciolo, in attesa dell’ambulanza. Il regista di ‘Polvere di Napoli’, ‘Luna Rossa’ e tanti altri film, celebrato da Sorrentino in ‘E’ stata la mano di Dio’, ora si è ripreso. “Quando ti senti padrone di una cosa è proprio allora che ti fotte”, dice al Mattino. “Questa regola vale sempre e specialmente in mare: pensavo che sarei stato in grado di affrontare quelle onde, invece no”.