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Napoli – «Se vuoi ritrovare la moto devi pagare. La quota è 5 euro: ti conviene». Sono state queste le parole, tanto esplicite da essere dirette, precise e che hanno colpito nel segno l’uomo che ha deciso prima di pagare la “tassa della tranquillità” e poi di denunciare. Ieri sera, intorno alle 22.30 un giovane, alla guida di una motocicletta, raggiunge uno dei locali di via Coroglio per partecipare ad una festa. Prima di entrare nel locale parcheggia la sua moto in una spianata in via Arena S. Antonio. Ma qui gli si avvicinano tre parcheggiatori i quali pretendono la somma di 5 euro per evitare possibili danni al mezzo del giovane. La vittima, temendo possibili danni alla sua moto, pur acconsentendo alla richiesta, decide di chiamare la polizia di Stato. Le pattuglie dei Falchi presenti  sono immediatamente intervenuti e hanno  rintracciato in via Arena Sant’Antonio i tre parcheggiatori, trovati in possesso della somma di euro 154,50, di un coltello a serramanico e di un attrezzo multiuso con tanto di lama con punta e taglio. In manette Massimo Barone, di 47 anni, Antonio Rigillo, di 47 anni, e Gianluca Esposito di 31 anni. I tre napoletani, tutti con precedenti specifici, sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Poggioreale. La Questura di Napoli invita i cittadini a segnalare e a denunciare questi odiosi soprusi. «Aiutateci ad aiutarvi».