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Napoli – Gli agenti del Commissariato di polizia Giugliano-Villaricca, nell’ambito dei servizi di prevenzione e controllo del territorio, in questa settimana, grazie all’impiego di 37 volanti, per un totale di 74 agenti, hanno: denunciato, in stato di libertà, 1 persona extracomunitaria, perché non in regola con la normativa sugli stranieri; denunciato, in stato di libertà, un 37enne, per lesioni dolose gravi; identificato 217 persone; emesso 2 provvedimenti di rimpatrio; controllato 97 veicoli,  a 7 conducenti, sono state elevate contravvenzioni ai sensi del Codice della strada; effettuato 1 perquisizione; recuperato 3 autovetture compendio di furto; controllato 23 persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale. Ed è una zona particolarmente sensibile perché zona di guerra. Da una parte i vecchi boss del clan Mallardo, dall’altro invece i Di Biase detti “i paparelli”.

LA FAIDA. Da ottobre 2015 c’è stata la recrudescenza criminale. L’inizio della faida è stata la misteriosa scomparsa di Michele Di Biase detto “Paparella”. Dell’uomo, ex luogotenente del boss Feliciano Mallardo, non si sa ancora nulla. È stato probabilmente vittima di “lupara bianca”. Dopo due settimane, precisamente il 19 ottobre del 2015, due persone, in sella ad una motocicletta, esplosero almeno 5 colpi di pistola calibro 9×21 contro Aniello Di Biase ed un amico pregiudicato che erano all’esterno del cancello di via Montessori, nella zona delle Palazzine di via Colonne. Nel giugno dell’anno scorso sfuggì alla morte Gennaro Catuogno, conosciuto come “Lino ’o scoiattolo”. Il 28 settembre dell’anno scorso c’è stata un’altra sparatoria, questa volta però nella zona della “Montagnella” al corso Campano. Il 3 febbraio di quest’anno è il giorno del duplice agguato in via San Vito a carico di Nello Di Biase e Silvano Ciccarelli, salvi per miracolo dopo una scaricata di colpi. Il 25 maggio scorso è il giorno del duplice omicidio Staterini. In una nota tabaccheria a Giugliano furono uccisi a circa 100 metri dal Municipio, Vincenzo ed Emanuele Staterini. La notte del 21 luglio a cadere sotto i colpi dei killer è stato il 22enne Enis Mahmoudi, ritenuto dagli investigatori vicino al gruppo scissionista dei Di Biase.